Cosa ha visto Putin da Yandex prima dell’allarme bomba

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NIKOLAJ SHEVCHENKO
La festa per la visita presidenziale è stata un po’ guastata dalla necessità di evacuare il quartier generale della società. Ma poco prima, il presidente aveva potuto assistere alla presentazioni di tutte le novità del gigante tecnologico: dal taxi senza autista all’assistente virtuale ad intelligenza artificiale

Poco dopo che il presidente Putin aveva lasciato la sede di Yandex, i dipendenti sono stati fatti evacuare dall’edificio. I rappresentanti di Yandex hanno detto ai media che era scattato l’allarme antincendio, ma l’agenzia Tass ha riferito che la vera ragione era una chiamata anonima che aveva minacciato la presenza di una bomba negli uffici della società.

Prima della visita di Putin, i media avevano riferito che la sede di Yandex aveva dato una stretta alle misure di sicurezza in collaborazione con l’amministrazione presidenziale e il Servizio di sicurezza federale (Fso), ed erano anche state fatte le prove generali per la visita presidenziale.

I dipendenti di Yandex sono stati invitati a mantenere un codice di abiti informale, cosa che hanno fatto, comparendo davanti al presidente in jeans e t-shirt, e ad astenersi dal venire in macchina al lavoro, perché il parcheggio dell’azienda sarebbe stato chiuso dai servizi di sicurezza per l’arrivo del presidente. Altre misure precauzionali consistevano nel blocco del segnale di cellulari e internet. Quando la sede di Yandex è stata evacuata, la visita era già finita e il presidente aveva già lasciato il posto. 

Putin e lauto-guida

Malgrado l’inaspettata evacuazione, la visita del presidente alla sede principale del rivale russo di Google è andata bene e tutto è filato secondo i piani. Il momento più interessante è stato quando il presidente ha esaminato un prototipo di taxi senza pilota, un progetto svelato dall’azienda solo il 30 maggio scorso.

Nella dimostrazione, il taxi, una Toyota bianca, ha raccolto un passeggero e ha percorso una strada con ostacoli, evitando i pedoni e un’altra macchina.

I critici, tuttavia, hanno fatto notare che il movimento del volante sembrava innaturale: ruotava febbrilmente senza sosta. Anche se non ha influenzato la prestazione regolare della vettura, la rotazione febbrile ha lasciato l’impressione che il prototipo debba essere modificato prima di poter andare sulle strade russe.

Putin non è salito in macchina, ma era accanto al taxi quando questo ha iniziato a muoversi. La dimostrazione dell’auto è avvenuta senza alcun problema, anche se i media avevano inizialmente discusso la possibilità che la tecnologia utilizzata dall’Fso per bloccare cellulari e internet potesse compromettere il funzionamento dell’automobile. 

Alice e la medicina online

Il presidente Putin è stato tra i primi utenti a testare il nuovo motore di ricerca di Yandex, che mira a rivoluzionare il modo in cui le informazioni online vengono trovate.

La caratteristica principale del sistema è la sua capacità di ricercare e mostrare i risultati in base al significato della ricerca e non in base alla precisa formulazione della query dell’utente.

I dipendenti di Yandex hanno mostrato al presidente anche un’altra novità, il cui lancio è previsto per il 10 ottobre: l’assistente ad intelligenza artificiale “Alice”, che si basa sulla tecnologia di rete neurale, apprendendo ogni volta che le si parla.

“Alice non risponde semplicemente alle domande; puoi avere un dialogo con lei”, ha detto l’amministratore delegato di Yandex, Arkadij Volozh.

Alice impara sia leggendo i testi classici russi che i moderni messaggi Twitter, proprio come un bambino impara sia a scuola che al parco giochi. L’intelligenza artificiale ha parlato con Putin del meteo e sul suo hobby, navigando su internet alla ricerca di immagini di gatti.

Successivamente, Putin ha preso visione dell’esperimento di medicina online di Yandex: 25 medici in carne e ossa danno consigli agli utenti del motore di ricerca su varie questioni, dall’assistenza all’infanzia al trattamento di una appendicite. Un dipendente di Yandex ha detto al presidente che l’esperimento della società ha salvato la vita ad alcuni pazienti che in precedenza non volevano rivolgersi al pronto soccorso.