Il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan con il suo omologo sovietico Mikhail Gorbachev
Getty ImagesAnche se gli stranieri sperano di cavarsela sempre con il “привет” [privjèt], “ciao”, che è molto più semplice, ricordatevi che sarebbe meglio usare il saluto formale “здравствуйте” [zdràstvujtje] se state parlando con anziani o sconosciuti.
La parola deriva da “здравый” [zdràvyj], che racchiude diversi connotati positivi nelle lingue slave. In russo, significa principalmente “ragionevole”, “assennato”, ma anche “sano” “in buona salute”, quindi, fondamentalmente, con la forma [zdràstvujtje] si augura a qualcuno buona salute e prosperità.
Ecco alcuni suggerimenti di pronuncia che si applicheranno anche a molte altre parole:
In “здравствуйте”, scriviamo la lettera “в”, la vu cirillica, prima di ст (st) ma non la pronunciamo.
La lettera й è una “i breve” e tale va pronunciata.
L’accento cade sulla prima a.
Un fotogramma tratto dalla commedia del 1967 diretta da Leonid Gajdaj “Una vergine da rubare”
SputnikQueste parole educate, da pronunciare quando si incontra qualcuno per la prima volta, potrebbero sembrare troppo lunghe e scoraggianti. Tuttavia, se dividiamo la seconda parola in sillabe, può diventare ragionevole: “по” [po] è un prefisso che indica il fatto di avvicinarsi, “знаком” [znakom] deriva dalla parola “знать” (znat; il verbo “sapere”, “conoscere”), “ить” [it] la una delle desinenze tipiche dei verbi all”infinito, e “ся” è una particella riflessiva che indica che questa azione è reciproca (alla lettera: “piacere di conoscersi”). Quindi, pronunciate in questo modo: [prijàtna paznakómittsa], con la z di pazn… che è come una s sonora della parola italiana “rosa”.
“Путешествовать” si presenterà spesso nelle conversazioni con i russi soprattutto se state visitando il Paese come turisti. La parola è formata da due termini: “путь” (put; “percorso”) e “шествие” (shestvie, “processione”). Quest’ultima a sua volta deriva da “шёл” [shjol], passato di “идти” [ittì], il verbo “andare (a piedi)”. Per pronunciare questa parola, articolate ogni lettera come in italiano, tranne la “o” che, non essendo accentata in russo suona simile a una “a” e riducete la e non accentata quasi come se fosse una i: [putiscéstvavat]
Entrambi i verbi hanno hanno la radice comune di польза (polza; z come la s di “rosa”; “utilità”, “vantaggio”) e hanno significati pressoché identici: “usare”, “utilizzare. La differenza tra loro è visibile solo in frasi particolari. Tuttavia, c’è qualcosa di simile a una regola, ma non del tutto vincolante. Per oggetti più piccoli che possono essere considerati come strumenti (letteralmente e metaforicamente), meglio usare “использовать” [ispólzavat; z come la s di “rosa”]: “я использую оливковое масло для салата” (“Ja ispolzuju olivkovoe maslo dlja salata”; “io uso l’olio d’oliva per l’insalata). Invece, è più naturale adoperare “пользоваться” [pólzavattsa] quando si parla di cose più grandi e di utilizzo di lungo termine. Ad esempio, “пользоваться услугами фирмы, транспортом, парковкой” (“polsovatsa uslugami firmy, transportom, parkovkoj”; “utilizzare i servizi dell’azienda, i trasporti pubblici, il parcheggio”). Notate che quest’ultimo verbo regge il caso strumentale e non l’accusativo come il precedente.
Questa parola leggendaria tra gli studenti di russo, davvero lunga, è piuttosto comune nella lingua parlata e come visitatori del Paese ve la troverete continuamente di fronte. Se dividiamo la parola in parti, vediamo che proviene da “достоин” (“dostóin”; meritevole; “degno di”) e “примечать” (“primechàt”; “notare”). Approfondendo ulteriormente le radici etimologiche di queste parole vediamo che “достоин” discende da “стоить” (stóit “costare”, ma anche “meritare”, “valere”), e “примечать” deriva da “метить” (“mètit; “contrassegnare” “puntare il bersaglio”). Quindi se dei luoghi, monumenti o strutture sono considerate [dastaprimiciàtilnasti] significa che vale la pena ricordarsele e visitarle
Sebbene non sia così complicato pronunciare “пожалуйста” (pozhalujsta), una delle prime tre parole russe che di solito si imparano, i non madrelingua possono avere delle difficoltà. La buona notizia è che in “пожалуйста” non pronunciamo la i breve, й, che può sempre confondere. Bisogna dire [pagiàlusta].
Ljudimila e Sergej in metropolitana nel film Premio Oscar di Vladimir Menshov “Mosca non crede alla lacrime”
Vladimir Menshov/Mosfilm, 1979Per spiegare perché la parola ha due significati, “per favore” quando si chiede qualcosa e “prego” quando si risponde a “grazie” o si vuol dare la precedenza a qualcuno, vediamo le sue radici. Il significato più moderno di “пожалуйста” (“per favore) è legato a “жалеть” (zhalèt, “compatire”, “avere pietà”) mentre “пожалуйста” come “prego” deriva da “жаловать” (zhàlovat, “rispettare”).
Ogni volta che usate la metropolitana in Russia, sentirete “Острожно, двери закрываются, следующая станция…” (“Ostorozhno, dveri zakryvajutsa, sledujushchaja stantsija…; “Attenzione, le porte si chiudono, la prossima fermata è…”). In questo miscuglio di suoni misteriosi dovreste essere in grado di riconoscere la parola [sljédujushchaja], “successiva”, “prossima”, e il nome della fermata. L’aggettivo finisce in -aja perché “ostanóvka” e“stàntsija” (“fermata”, “stazione”) sono femminili. Ma tenete conto che il russo ha tre generi: maschile, femminile e neutro. Per cui con “raz”, “volta”, che in russo è maschile, diremo [sljédujushchij raz]; “la prossima volta”. E con утро (ùtro, “mattino”), che in russo è neutro, diremo cледующее утро [sljédujushchee ùtra]; “la mattina seguente”; “il mattino dopo”.
Le parole per i parenti sono stranamente complicate e confondono spesso anche i madrelingua russi. Per dire “cugino”/“cugina” potete usare “кузен - кузина” [kuzjèn; kuzìna], ma questi termini sono piuttosto rari in russo (anche se sono stati resi un po’ più popolari dai traduttori incompetenti dei film di Hollywood, alle prese con l’inglese “cousin”). In realtà cugina si dice [dvajùradnaja sistrà] e cugino [dvajùradnyj brat], qualcosa tipo “sorella di secondo grado” e “fratello di secondo grado”. E in generale un russo tenderà a dirvi “ho cinque fratelli”, anche se ha un fratello e quattro cugini. Si può domandare se si tratta di un fratello vero e proprio, un fratello germano, chiedendo se è un родной брат [radnój brat]. In caso di sorella è родная сестра [radnàja sistrà].
Una scena dal film “12 stuljev” - [“Le dodici sedie“] di Leonid Gajdai
Leonid Gaidaj/ 1971Tornando alla parola “двоюродный” ha come radici “два” (dva; due) e “род” (rod; “famiglia”, “tribù” o “genere”), il che significa che siete imparentati con i cugini attraverso due famiglie.
Sì, può sembrare strano, ma i russi si esprimono così: “Я плохо себя чувствую / Ты чувствуешь себя хорошо” (“Ja plokho sebja chuvstvuju/ Ty chuvstvuesh sebja khorosho). Ovvero, alla lettera: ‘Io sento se stesso male/ Tu senti te stesso bene”. Insomma: “Mi sento male”; “Ti senti bene”. A confondere gli stranieri sono tutte quelle consonanti in fila: -вств- (vstv). Ma non preoccupatevi, la prima в (una v cirillica) cade nella pronuncia. Resta “stv”. Non fatevi prendere dalla tentazione di infilarci in mezzo come riempitivo qualche suono vocalico. Pronunciate invece quelle lettere velocemente, come un suono breve: [ciùstvavat]; [jà plókha sibjà cjùstvuju.]
Come noterete, l’ortografia di queste parole può ingannare, facendole sembrare più complicate di quanto non siano nella realtà. Esercitarvi con madrelingua russi vi aiuterà pian piano a conoscere altre parole lunghe e complesse del dizionario. Держитесь! [Djerzhìtjes; “Tenete duro!” “Forza!”] e Счастливо! [Shislìva; “Auguri”; “Buona fortuna”!].
Cinque canali YouTube dove imparare il russo in modo facile e divertente
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