Un gruppo di mafiosi russi arriva a un distributore di benzina, dove il leggendario assassino sta facendo il pieno al serbatoio della sua Mustang del 1969. Uno di questi teppisti si avvicina a John Wick e inizia a lodare minacciosamente la sua auto. John lo ringrazia e si prepara a partire, quando l’altro si avvicina alla porta dell’auto e, con un terribile accento, dice: “U kazhdoy suki est’ tsena”: Ogni cagna ha un prezzo. John Wick non si scompone. E risponde: “A u etoi suki net”. Che significa: Questa cagna no. Una risposta da vero duro!
Un ex agente, interpretato da Jason Statham, si ritrova ad affrontare una corsa contro il tempo per salvare una ragazza dalle mani della mafia cinese e dei poliziotti corrotti di New York. Seduto in un taxi, afferra il telefonino e apre il registro delle chiamate, alla ricerca di “Vassilij”. Onestamente, non è del tutto chiaro perché abbiano scritto “Vassilij” con due “s”.
Vassilij non riconosce immediatamente la voce e Jason Statham si rivela visibilmente deluso. “A kak ty dumayesh? Eto Pyotr. Razve menya nyet v tvoyem telefone?”. Che significa: Cosa credi? Sono Pyotr. Non hai il mio numero nel tuo telefono?
Adesso anche voi siete pronti per fare una telefonata ai vostri amici russi!
Il poliziotto Ivan Danko è già abbastanza terrificante di suo... ancora di più quando lo si sente parlare in russo! L’attore ha dichiarato in alcune interviste di prendere davvero sul serio il suo personaggio. A un certo punto, rivolgendosi a un gruppo di georgiani, esclama: “Poshli. Vse vmeste!”, che significa: Andiamo! Tutti insieme!
Ma quando uno dei trafficanti si azzarda a sfidare l’autorità di Danko con una frase tipicamente americana, “Gde vashi dokozatelstva?” (Dove sono le vostre prove?), Arnold semplicemente gli rompe una gamba!
Yurij e Vitalij, due immigrati ucraini negli Stati Uniti, criminali di basso rango, si trasformano in trafficanti di armi. Ma la loro carriera nella malavita si rivela tutt’altro che rosea.
I due fratelli si ritrovano a vivere un momento di grossa tensione quando Yurij dice al fratello: “Eto ne nasha voyna!” (questa non è la nostra guerra). Vitalij risponde in modo epico: “Pozhaluysta, my zhe brat’ya po oruzhiyu” (Per favore, siamo fratelli d’armi). Onestamente, è impossibile per qualsiasi russo guardare questa scena e non ridere.
Ecco a voi un esempio ancor meno serio: Joey Tribbiani si reca in una lavanderia gestita da un russo. Il titolare ha appeso alla parete delle foto di alcuni clienti famosi; ovviamente la lista non include Joey, che fa di tutto per convincere il russo - irremovibile - ad appendere anche un suo ritratto.
Più tardi, Joey si reca nuovamente nella lavanderia e trova un’altra persona ad accogliere i clienti: il titolare è uscito, e ha affidato la cassa a una signora. Così Joey la convince ad appendere una sua foto alla bacheca, vicino ai ritratti dei vip, e completa la missione invitando la signora ad uscire (un classico!).
Joey torna il giorno successivo e scopre che la sua foto è stata distrutta: si accorge infatti di aver avuto un appuntamento galante con la moglie del titolare!
“A nu poshel von, kozyol, otsuda! Sechas golovu tebe slomaiu!”, urla il russo! Ovvero: Esci da qui, idiota! Ti spacco subito la testa! Una reazione un po’ esagerata... sicuramente da ridere.
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