Iniziamo con una parola semplice: “privet” è un saluto informale, che può essere rivolto a un amico o a un conoscente della vostra stessa età o più giovane.
Se desiderate un’espressione più formale, esiste “Zdravstvuyte” (salve), da utilizzare quando ci si rivolge a persone più grandi, con le quali si ha meno confidenza oppure nella corrispondenza ufficiale e di lavoro.
Questa è la forma più semplice e tradizionale per esprimere gratitudine. La potete utilizzare in diversi contesti: quando il commesso di un negozio vi consegna la merce che avete acquistato, o quando qualcuno vi apre la porta e vi cede il passo.
La parola “spasibo” può essere preceduta dal termine “bolshoe”: in questo caso si ottiene “Bolshoe spasibo”, equivalente di “grazie mille”.
Ecco una parola davvero utile, da usare ad esempio se siete in ritardo e state correndo in taxi verso l’aeroporto, oppure se al ristorante tardano a portarvi il conto. Il tono e il contesto possono dare sfumature diverse a questa parola, e per non risultare scortesi è sempre meglio aggiungere “pozhaluysta” (per favore).
Se invece desiderate dare maggior enfasi, allora la frase sarà “davay bystreye” (traducibile come “dai, sbrigati!”), da rivolgere a persone alle quali si da del “tu” (in alternativa potete usare “davayte bystreye”, “dai, si sbrighi!”).
Si tratta di una parola quasi universale, che può essere utilizzata in decine di situazioni diverse: può essere sinonimo di “sì” e di “ok”, ma è molto diffusa anche quando si rimugina qualcosa a voce alta, in modo pensieroso.
Se invece il tono è più brusco, indicherà che c’è qualcosa che non va.
Può essere utilizzata anche per iniziare una conversazione (paragonabile alla parola “allora” in italiano), ma anche per chiedere spiegazioni su ciò che è accaduto successivamente.
Questa parola vi servirà quando siete in procinto di pagare e volete chiedere quanto costa, e in generale per conoscere la quantità di qualcosa. Fate attenzione a pronunciare la lettera “l” in maniera molto dolce.
Entrambe queste parole si utilizzano per chiedere perdono. Non aspettatevi però alcuna risposta cortese: si tratta di una semplice formalità.
Si possono usare quando si vuole rivolgere la parola a qualcuno, come a dire “scusi, posso disturbarla?” oppure se siete in metropolitana e qualcuno sta ostacolando l’uscita dal vagone. Ma va benissimo anche se siete al bar e volete attirare l’attenzione del barista per ordinare.
Questa è una parola che può aprirvi molte porte e dare accesso a cose che non vi appartengono (letteralmente parlando). Anziché dire “posso prendere in prestito questa sedia?” potete semplicemente chiedere “mozhno?”. Si può utilizzare anche al ristorante: anziché dire “vorrei ordinare un’insalata” si può semplicemente dire al cameriere: “Mozhno salat?”.
Se qualcosa va storto, affidatevi a questa parola: Pomogite! (aiuto!). Speriamo non dobbiate mai utilizzarla in situazioni di vera emergenza; può essere pronunciata anche in casi non gravi, semplicemente per chiedere aiuto a un amico o a un collega, ad esempio per spostare dei mobili pesanti.
Questo termine si usa per esprimere consenso (“bene”, “sì”). Volete ancora un po’ di caffè? “Khorosho!”. Come stai? “Khorosho”.
In russo ci sono almeno una decina di formule per congedarsi. Si utilizzano in maniera diversa a seconda dell’interlocutore al quale ci si rivolge, ma “Do svidaniya” è quella più universale.
BONUS: Dimenticate la frase “na zdorovie” durante i brindisi!
Probabilmente avete sentito questa frase diverse volte, perché si tratta di un mito duro a morire. Ma fate attenzione: “na zdorovie” si utilizza spesso come “prego”, invece per i brindisi si dice “za zdorovie”!
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