Un simulatore per test spaziali.
: Sergej Pyatakov/RIA NovostiLa più famosa università russa, l’Università Statale di Mosca “Lomonosov”, è entrata nella lista degli istituti di istruzione superiore dove è possibile ottenere una formazione “spaziale”.
Il 25 gennaio 2017 nell'ateneo moscovita è infatti stata inaugurata la “Facoltà di ricerca aerospaziale", volta a formare specialisti nelle aree di conoscenza più importanti relative alla studio dello spazio.
"I ragazzi potranno studiare medicina e biologia aerospaziali, oltre che varie specialità legate alla formazione di astronauti per il volo in assenza di gravità - ha detto il rettore dell'Università, Viktor Sadovnichij -. Si studieranno poi i vari fenomeni spaziali ancora inspiegabili, la tecnologia informatica e, naturalmente, la creazione di nuovi dispositivi".
L’astronauta Yurij Gagarin era stato selezionato tra 200mila candidati. E il 12 aprile 1961 realizzò il primo volo nello spazio. Dai tempi di Gagarin le cose sono cambiate molto, e oggi praticamente tutti hanno la possibilità di lavorare nel settore aerospaziale. Ciò tuttavia non significa necessariamente volare nello spazio: oltre all'esplorazione del cosmo, ci sono altre professioni molto richieste in questo campo.
"Lo spazio è un ambito che richiede una lunga lista di competenze e conoscenze, è un sistema enorme in cui è possibile investire e sviluppare le proprie capacità e talento. Naturalmente, scegliendo un’università con un forte background 'spaziale' e un consolidato sistema di rapporti con le imprese di progettazione e produzione del settore, è possibile immergersi in questo ambiente già dai primi corsi, senza attendere la laurea", ha detto in un'intervista a Rbth Irina Storozheva, capo delle relazioni pubbliche dell’Istituto aeronautico di Mosca.
Se si parla di industria aerospaziale in senso lato, allora si può studiare in una qualsiasi rinomata facoltà di ingegneria, come quella dell'Università Bauman o dell’Istituto aeronautico di Mosca. È importante ottenere una formazione di base per lavorare nel settore aerospaziale.
"C’è bisogno di specialisti in calcolo matematico, in tecnologie informatiche, in termotecnica e in scienza dei materiali; di ingegneri, di responsabili di produzione e molti altri", spiega Storozheva
Ma quali specializzazioni del settore saranno poi richieste in futuro? Come consiglia Dmitrij Sudakov, direttore del progetto "L’atlante delle nuove professioni", mentre si sceglie una specializzazione bisogna prima pensare al futuro e immaginare dove ci si vede. "Solo dopo ha senso chiedere a se stessi: ‘In quale azienda mi piacerebbe lavorare? Questa azienda esiste già o la costruirò io stesso?’. Se questa azienda esiste e ci si vorrebbe andare a lavorare, si può scrivere lì e chiedere ‘Mi piacerebbe lavorare da voi in futuro. Cos’è meglio scegliere?’ Il fatto è che sanno chi prenderanno", dice Sudakov.
I datori di lavoro cercano specialisti che si occupino di progettazione e concretizzazione di ingegneria reale, ha detto a Rbth Storozheva.
"Sono specializzazioni in ingegneria, calcolo matematico e tecnologie – specifica Storozheva. – La domanda di questi profili sarà infinita, perché gli esperti in ingegneria servono sempre. Quanto più è complesso il prodotto finale, più alti saranno i requisiti di qualità dell'esperto"
I lavori del futuro
Alcune tendenze nel settore aerospaziale si sono già manifestate. Ad esempio, lo sviluppo di un settore privato dell’esplorazione dello spazio che, secondo gli esperti, porterà alla creazione di nuovi posti di lavoro.
"Per un ingegnere progressista non basta più creare un prodotto o riuscire a migliorare l'efficienza della tecnologia di produzione. Dovrebbe essere, allo stesso tempo, un imprenditore che vede il mercato del futuro, un ingegnere di produzione che conduce il ciclo di vita del prodotto e che organizza il processo di produzione e un economista che calcola il costo dei servizi sulla base delle proprie invenzioni", dice Storozheva.
Nell’"Atlante delle nuove professioni", tra i lavori del futuro sono menzionati, per esempio, il Direttore di turismo aerospaziale, cioè un esperto che sviluppa pacchetti di visite del vicino spazio cosmico; ma anche l’“Ingegnere delle strade aerospaziali” che si dovrebbe occupare della rete di trasporto nel vicino spazio cosmico, dell’elaborazione di corridoi per il flusso di trasporti e della sincronizzazione dei lanci.
“Il futuro è nel cosmo - conclude Storozheva -, e quella di specializzarsi in questo settore è un’ottima scelta”.
Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email