La Russia perde il grande scultore Ernst Neizvestnij

Scultore, pittore e teorico dell'arte, è morto il 9 agosto a New York all'età di 91 anni

È morto il 9 agosto a New York all'età di 91 anni il celebre scultore russo-americano Ernst Neizvestnij. Lo ha confermato alla Tass l'amico Jeff Bliumis. L’artista era stato ricoverato in ospedale per alcuni dolori.

La Russia piange quindi uno dei suoi più grandi scultori. Parole di cordoglio sono arrivate anche dal primo ministro Dmitrij Medvedev, che ha detto: “Ernst aveva un dono unico: utilizzando marmo, granito e bronzo riusciva a trasmettere la lotta tra il bene e il male, la celebrazione della vita e dello spirito umano, l'energia e la bellezza. Resta il ricordo piacevole e affettuoso di questo grande scultore e uomo”.

La sua vita in pillole

Scultore, pittore e teorico dell'arte, è nato nel 1925 a Sverdlovsk. Partecipò alla Seconda guerra mondiale e venne condannato a morte per l’uccisione di un soldato dell’Armata Rossa che aveva violentato la sua ragazza, ma riuscì a salvarsi.

Nel 1955 divenne membro della sezione Scultura dell’Unione dei pittori di Mosca. Nel 1962 partecipò alla celebre esposizione “Trent’anni dell’Unione dei pittori”, conosciuta anche come esposizione del Maneggio.

Emigrò nel 1976 e per un anno visse a New York. In quel periodo insegnò alla Columbia University e ad Harvard. Nel 1983 venne selezionato per la cattedra dell’Università dell’Oregon.

Neizvestnij realizzò un rilievo di 150 metri intitolato “Ai bambini della pace” nella colonia estiva dei pionieri “Artek” (1966) e concepì un monumento alto 75 metri, dedicato all’amicizia tra i popoli, “Fiore di loto”, in Egitto (1968-1971). Illustrò anche l’opera “Delitto e Castigo” di Dostoevskij (1970). 

I crocifissi di Ernst Neizvestnij sono esposti ai Musei Vaticani di Roma. 

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