Un momento della performance (Foto: ufficio stampa)
Per un giorno il MMOMA, il Museo di Arte Moderna di Mosca, è diventato un po’ italiano. Il 26 giugno 2015 il celebre museo della capitale russa ha infatti ospitato le opere dell’artista e scrittore italiano David Colantoni. L’evento è partito dalla composizione “Birdscatcher dreams” di Iraida Yusopova, tra le più note compositrici russe contemporanee, che ha scritto l’opera ispirandosi al testo di due poesie di Colantoni. La prima dell’opera si è tenuta per l’appunto al MMOMA, dove l’artista italiano ha anche presentato, in anteprima mondiale, il ciclo delle sue opere digitali, esposte in forma di video-installazione e stampe dal titolo “Aleturgie-Una dialettica delle immagini”, dedicate al rapporto tra il potere e l’estetica dei mezzi di distruzione e l’estetica della tecnologia.
Un momento della performance (Foto: ufficio stampa)
Durante la serata l’artista ha proiettato il suo film sperimentale “Il Sacrificio di Ifigenia”: una sorta di materiale documentario sul processo che ha portato alla creazione delle Aleturgie.
In questo video il reale incontra l’irreale, in una composizione di immagini che portano a una “schizofrenia dell’arte”, confondendosi in continuazione fino alla nascita di quello che l’artista definisce “un’alta frequenza del reale solitamente invisibile”.
“L’arte di David Colantoni è un'arte di ricerca sociale, ricerca che Colantoni porta avanti tra varie discipline a partire dalla scrittura, tra poesie, saggi e racconti” ha detto il critico letterario russo Sergei Kostirko, presente all’evento.
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