Falsi certificati vaccinali in vendita in Russia: “Così ho comprato il documento sul mercato nero”

Russia Beyond (Foto: Double_Vision/Getty Images; Moskva agency)
Su Instagram e sui canali Telegram crescono le offerte dei passaporti vaccinali ormai richiesti in molti settori. Ci siamo messi in contatto con i truffatori per capire quanto costano e come avviene la compravendita. Aperte nel frattempo le prime indagini penali a Mosca per punire i colpevoli

“Siamo uno dei laboratori più influenti della Russia. Rilasciamo certificati che attestano la presenza di anticorpi o l’avvenuta vaccinazione anti-Covid19. Registriamo il certificato su Gosuslugi (il sito ufficiale del governo per i servizi al cittadino, ndr), che può essere verificato senza problemi”, spiega un uomo che si fa chiamare Dmitrij. In realtà, mi ha trovato su Instagram ed è diventato un mio follower. Il suo account ha tutta l’aria di essere un’esca per nuovi clienti: si chiama semplicemente “Spravki” (certificati) e tra le sue pubblicazioni ci sono alcuni post con informazioni base sul Coronavirus.

Dmitrij mi ha offerto per telefono un certificato al costo di 1.900 rubli (circa 22 euro): secondo lui una cosa molto opportuna di questi tempi. 

Da inizio giugno il numero di contagi da Covid19 in Russia è triplicato, ed è passato dai 9.500 casi al giorno a 23.000. Per contrastare la diffusione del virus, a Mosca e in altre regioni sono state emanate nuove misure e restrizioni relativamente rigide per tutti coloro che non si sono vaccinati. Nella capitale e in altre 11 regioni, infatti, i dipendenti di bar, ristoranti, saloni di bellezza, strutture ricettive, ospedali, trasporti pubblici e altri settori legati ai servizi sono tenuti a vaccinarsi obbligatoriamente. Le autorità hanno autorizzato i datori di lavoro a licenziare il personale che non si adegua alla nuova normativa. 

Verifica del certificato vaccinale nel sanatorio

Inoltre, dal 28 giugno i bar e i ristoranti di Mosca consentono l’accesso solo ai clienti con certificato di vaccinazione (in formato codice QR) e a coloro che hanno sviluppato anticorpi per aver contratto il virus negli ultimi sei mesi. Le stesse regole vengono applicate nella Regione di Mosca, dove valgono anche per gli alberghi. 

In Baschiria queste misure riguardano anche saloni di bellezza, palestre, banje, dormitori per studenti e autobus interurbani, mentre nella regione di Krasnodar i turisti senza codici QR e test PCR negativi non potranno più alloggiare negli hotel a partire dal 1° luglio.

E mentre i cittadini fanno i conti con queste nuove misure, su Telegram e Instagram spuntano ogni giorno nuovi canali e pagine che offrono falsi certificati di vaccinazione e codici QR, senza la necessità di recarsi nelle strutture preposte per il rilascio. Ovviamente non c’è nessuna garanzia che questi codici QR funzionino, ma alcuni russi preferiscono provare a imbrogliare il sistema piuttosto che attenersi alle regole.

I certificati 

Non è difficile trovare questi servizi: basta digitare “Covid справки” (certificati Covid) sui motori di ricerca e il gioco è fatto. Per ottenere il documento basteranno 15 minuti: il cliente riceve un file in formato PDF contenente il codice QR registrato sul sito governativo Gosuslugi. È disponibile anche una traduzione in inglese. A coloro che effettuano un ordine di tre o più certificati, viene addirittura concesso uno sconto del 15%; i prezzi variano dai 2.500 a 20.000 rubli (circa 28-230 euro); i post su Instagram di solito contengono link a profili messenger, rigorosamente senza numeri di telefono, nomi o altre informazioni.

In chat, il venditore chiede al cliente nome, cognome, data di nascita, indirizzo e numero di passaporto. In soli 15 minuti, si ottiene la foto di un modulo compilato e parzialmente coperto da un watermark, che viene rimosso non appena l'acquirente trasferisce la somma di denaro richiesta. 

Il codice QR necessario per accedere a bar e ristoranti di Mosca

Per rassicurarmi e togliermi ogni dubbio, la persona dall’altra parte della chat mi invia lo screenshot di una serie di recensioni positive lasciate da altri clienti, apparentemente soddisfatti. Ma nessuno di loro può essere individuato né contattato. “Ciò potrebbe danneggiare la nostra e la loro sicurezza - mi spiega uno degli anonimi venditori -. Se non ne sei convinta, puoi versarci un anticipo del 50%, e l’acconto lo paghi dopo aver visualizzato l’avvenuta registrazione su Gosuslugi. Indicheremo che hai fatto la prima dose nell’ospedale municipale N.5, e la seconda nell’ospedale N.220: abbiamo dei partner lì”.

Gli account Instagram che vendono certificati operano all’incirca allo stesso modo. U
Un uomo, che si fa chiamare Dmitrij, mi ha contattato per telefono dicendo di essere uno specialista di un laboratorio medico del quartiere Kolomenskij di Mosca. Secondo le sue dichiarazioni, il personale del laboratorio compilerebbe personalmente i certificati per ogni cliente, inserendo le informazioni nel registro. Successivamente mi ha mandato i dettagli per il pagamento: l’indirizzo della clinica, il numero di conto corrente e così via.

L'indirizzo sembra essere corretto, ma il numero di identificazione fiscale individuale appartiene a un tal Denis Evdokimenko. Se le informazioni riportate nella banca dati RusProfile sono affidabili, Evdokimenko si sarebbe registrato come imprenditore del settore alimentare nel settembre 2020. Anche il nome e il numero corrispondono. Ed è qui che la faccenda si fa interessante: secondo la app Getcontact (un database globale di numeri di telefono per filtrare le chiamate indesiderate di telemarketing e truffatori) la gente ha denunciato questo numero indicandolo come “Denis crypto”, “truffatore di investimenti”, “truffatore di denaro” e “truffa i pensionati con i soldi”. 

Una donna con il certificato vaccinale cammina nel centro di Mosca

Nel momento in cui ho chiesto a “Dmitrij” chi fosse questo Denis Evdokimenko, mi ha bloccato.

Secondo il giornale Lenta.ru, simili certificati vengono venduti anche nella darknet, laddove vengono commercializzate anche droghe e sostanze illegali; secondo il giornale, questi certificati non supererebbero nessun controllo di sicurezza. 

“Non voglio mettere a repentaglio la mia salute”

Stando alle dichiarazioni di alcuni russi con i quali abbiamo parlato e che hanno acquistato un certificato, è effettivamente possibile ottenere un documento valido: bisogna però cercarlo attraverso amici e conoscenti che hanno contatti all’interno di cliniche e ospedali.

“Per un mese ho cercato persone che lavorano in un laboratorio di Mosca e che producono certificati - ci ha detto Marina, 25 anni (il nome è di fantasia, cambiato per sua volontà) -. Ho avuto il contatto giusto da un conoscente. I miei dati personali sono stati caricati quasi immediatamente sul portale del governo: per il certificato ho pagato 10.000 rubli (115 euro). Ma ora hanno smesso di farlo, perché il 24 giugno hanno installato delle telecamere”.

La compilazione dei moduli per richiedere il passaporto vaccinale

Marina ha acquistato il certificato per mancanza di fiducia nei confronti del vaccino: è un vaccino nuovo, ci ha spiegato, in gran parte non testato, e teme per la propria salute. 

“Ho una sindrome rara che causa delle complicazioni al fegato; e non so come potrebbe reagire il mio corpo al vaccino. Nemmeno il mio medico sa darmi una risposta. E io non voglio rischiare solo perché me lo impone il governo”, ha raccontato Marina.

Un'altra ragazza della regione di Mosca, Margarita, ha comprato un certificato da uno dei laboratori della capitale per 1.500 rubli (17 euro circa). 

“Non mi fido della qualità dei nostri vaccini... Ho comprato il certificato attraverso un conoscente che lavora in una clinica. Non l'ho ancora ricevuto, dovrebbe arrivare oggi o domani. Ma le informazioni sulla prima iniezione sono già state caricate sul sito web: mi aspetto che lo stesso accada tra due settimane dopo la seconda iniezione”, ha detto Margarita. 

Un'addetta alla sicurezza scannerizza un codice QR all'ingresso dello stadio Luzhniki di Mosca

Anche Sergej, un istruttore di fitness di Mosca (nome di fantasia, cambiato su sua richiesta), ha detto di aver acquistato un certificato, ma non ha voluto fornirci ulteriori dettagli. “A causa dei giornalisti come te questo mercato presto sarà chiuso”, ha tagliato corto. 

Le prime accuse penali

Secondo il giornale Rossijskaja Gazeta, che cita fonti di polizia, dal 18 giugno nella sola Mosca sono state aperte 24 indagini penali per far luce sulla compravendita dei certificati. 

Anche il presidente della Duma Vjatcheslav Volodin dal suo account Telegram ha messo in guardia sui rischi che derivano dalla compravendita dei certificati falsi. 

“È il vaccino che protegge, non un certificato falso. Quei viscidi ‘imprenditori’ che desiderano fare soldi facilmente guadagnando con la pandemia saranno puniti. Dobbiamo prevenire duramente il business illegale della vendita dei certificati medici falsi. La responsabilità è delle forze dell'ordine. Ma è un dovere di tutti non acquistarli”, ha scritto Volodin.

Controllo del codice QR all'ingresso del ristorante Chaikhona N.1 di Mosca

Volodin ha quindi aggiunto che la responsabilità di questo giro d’affari illegale è sia dei venditori, sia degli acquirenti, che rischiano peraltro di contagiare altre persone. 

L'avvocato Yurij Kapshtyk ha spiegato che la contraffazione dei certificati può comportare sia accuse amministrative che penali.

“L'articolo 327 del codice penale russo, relativo alla falsificazione dei documenti di vaccinazione Covid-19, può portare a una limitazione della libertà fino a due anni, o a una pena detentiva da sei mesi a due anni”, ha detto Kapshtyk. 

Anche gli acquirenti sorpresi con documenti contraffatti rischiano pene severe, fino a una pena detentiva di un anno”. 

L'articolo 19.23 del codice amministrativo prevede una multa di 30.000-50.000 rubli (circa 345-578 euro) per “la falsificazione di documenti, timbri o moduli e il loro utilizzo o vendita”.

Certificato vaccinale

Se il proprietario di un certificato falso contrae il virus, o in qualche modo porta altri a prenderlo, la pena potrebbe aggravarsi, aggiunge l’avvocato: “La multa potrebbe arrivare a 500.000-700.000 rubli (5.780-8.000 euro) o a una condanna di due anni - ha concluso Kapshtyk -. Se si causa la morte di una persona, la pena potrebbe essere di almeno 2-4 anni; se muoiono più persone, si rischiano 7 anni di carcere”.

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