“Le sempre più aspre sanzioni comminate alla Russia sono finalizzate a modificare l’assetto del mercato mondiale. Servono, invece, investimenti che puntino sull’ecologia ed è necessario insistere sullo sviluppo di politiche volte alla sostenibilità, perché il comparto andrà incontro, nel prossimo futuro, a una riduzione importante delle risorse petrolifere”. A dirlo, all’XI Forum economico eurasiatico, in scena il 25 e 26 ottobre a Verona, è Igor Sechin, ceo e presidente di Rosneft, principale compagnia petrolifera russa. Sechin punta infatti il dito contro il sistema sanzionatorio. “Tra pochi giorni saranno cinque anni che subiamo sanzioni ingiuste che vanno a minare e modificare le dinamiche economiche mondiali a danno della Russia. Le nuove sanzioni imposte al nostro Paese sono sempre più dure e non hanno natura giuridica: sono semplicemente finalizzate a creare squilibri di mercato, andando a colpire il settore energetico, metallurgico, bancario e della cooperazione militare, e costringendo così i Paesi di tutto il mondo a modificare la propria politica economica in chiave filostatunitense”.
Secondo il numero uno di Rosneft, “tra il 2030 e il 2040 la domanda di greggio crescerà sensibilmente e i giacimenti petroliferi attuali non saranno sufficienti a coprire le richieste provenienti da tutto il mondo”. “In un assetto futuro – ha aggiunto Sechin -, dove lo scenario mondiale delle energie sarà dominato da Arabia Saudita, Usa e Russia, bisogna puntare ad alimentare e accrescere l’economia della fiducia, offrendo ai nostri investitori garanzia di business e di efficienza. Senza dimenticare poi l’ambiente e la continua ricerca di energie alternative. Se infatti il domani guarda all’auto elettrica – ha concluso Sechin –, alimentarla a carbone va a vanificare tutti gli investimenti messi in campo negli ultimi anni”.
Al Forum è stata letta anche una lettera del presidente russo Vladimir Putin, inviata agli organizzatori dell’evento e alle 1.100 imprese presenti. Il messaggio è stato letto dal presidente e ceo di Rosneft, Igor Sechin. “Cari amici, vi saluto cordialmente in occasione di questo forum che si svolge in una delle più belle città d’Italia. Il Forum si è guadagnato la credibilità e il giusto prestigio su un tema molto importante. L’economia della fiducia e la diplomazia del business dall’Atlantico al Pacifico riflettono infatti il crescente fabbisogno in materia di sviluppo, energia e tecnologia, che devono essere libere da barriere e sanzioni. E la Russia è pronta a farlo con i partner europei”.
Al Forum è intervenuto anche il vicepremier italiano e ministro dell’Interno Matteo Salvini, che rivolgendosi agli imprenditori, ha detto: “Vi ringrazio perché voi lavorate al dialogo, lavorate per costruire, non per distruggere. Nel 2018 non servono le sanzioni, non servono i carri armati, non servono le truppe militari ai confini: serve l’amicizia, la conoscenza, la crescita, il dialogo”.
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