L’export del Piemonte verso la Russia prende la rincorsa: +29% nei primi 6 mesi del 2017

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Bene i settori dei prodotti alimentari, macchinari e mezzi di trasporto. Antonio Fallico, presidente di Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia: “Grazie alla diplomazia del business torna il clima di fiducia tra Italia e Russia, nonostante sanzioni”

L’export piemontese prende la rincorsa verso Mosca e nel primo semestre di quest’anno segna un +29% rispetto allo stesso periodo del 2016, portandosi a quota 290,2 milioni di euro.

In particolare, sono tre i settori del manifatturiero che hanno contribuito a rinsaldare l’asse Piemonte-Russia: prodotti alimentari e bevande (+40,6%), macchinari e apparecchi (+17,1%) e mezzi di trasporto (+103%) che insieme valgono il 57% dell’export totale. Un surplus commerciale (le importazioni infatti sono in calo del 21,3%) che trascina l’interscambio oltre i 310 milioni di euro (+23,7%).

È quanto emerso oggi in apertura del IV seminario italo-russo organizzato a Torino su “Industria e patrimonio culturale per un nuovo modello di sviluppo”.

“La diplomazia del business sta contribuendo all’incremento degli scambi tra Italia e Russia – ha dichiarato Antonio Fallico, presidente di Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia –. Nonostante la prosecuzione del regime sanzionatorio le aziende italiane non solo hanno superato psicologicamente le misure restrittive, ma stanno dando un nuovo impulso alla cooperazione tra i due Paesi. Nella consapevolezza di non poter più subire una politica internazionale più incline a separare e ad ostacolare i rapporti con un mercato sempre più strategico nell’area eurasiatica, oggi più che mai porta d’ingresso anche verso la Cina”.

Secondo i dati Istat dei primi sei mesi di quest’anno elaborati dall’associazione Conoscere Eurasia per il IV seminario italo russo, è la città di Torino ad avere il primato delle vendite verso Mosca (quasi 119 milioni di euro, +22,2%). La inseguono a distanza Cuneo (circa 57 milioni di euro, +46%) e Alessandria (37,3 milioni di euro, +9,4%). Da segnalare lo scatto del 165% delle esportazioni di Asti (22,6 milioni di Euro). Nell’analisi dell’export provinciale piemontese verso la Russia, solo Biella performa un risultato negativo (-28,3%) e sfiora i 4 milioni di euro.

All’evento in corso al centro congressi ‘Torino incontra’, realizzato con il supporto di Intesa Sanpaolo, Banca Intesa Russia e lo studio legale Gianni - Origoni - Grippo - Cappelli & Partners, partecipano tra gli altri Chiara Appendino, sindaca di Torino; Gian Maria Gros Pietro, presidente del Cda Intesa Sanpaolo; Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo; Vincenzo Ilotte, presidente dalla Camera di commercio di Torino; Enrico Salza, presidente Intesa Sanpaolo Highline, Igor Karavaev, presidente della Rappresentanza commerciale della Federazione Russa in Italia; Dario Gallina, presidente Unione industriali di Torino; Camillo Rossotto, Chief Financial Officer Lavazza Spa.

Il seminario è stato organizzato dall’associazione Conoscere Eurasia, Roscongress, Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, Camera di Commercio e Città di Torino.

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