Tre soluzioni per aprire un’attività imprenditoriale in Russia

Getty Images
State pensando di avviare un’impresa in Russia, ma non sapete come fare? Niente paura! Riordinate le idee, prendete il mano il vostro business plan e... preparatevi a sbarcare sul mercato della Federazione! Perché, grazie a questo breve manuale, speriamo di fare un po’ di chiarezza sui primi passi da seguire

Il processo per avviare un’attività imprenditoriale in Russia per fortuna è stato alquanto semplificato. Al giorno d’oggi servono solamente tre giorni per superare il primo scalino e le difficoltà per un cittadino straniero non sono peggiori di quelle che potrebbe incontrare un russo. Ecco allora le opzioni che si possono prendere in considerazione.

1 Aprire un’impresa individuale

L’opzione più semplice ed economica è registrare un’attività come libero professionista. Così come spiega l’avvocato Aleksej Tarasov, della ditta Servizi di diritto Europeo di Mosca, per registrare un’impresa di questo tipo è sufficiente presentare la traduzione notarile del passaporto, un documento che specifichi il vostro luogo di residenza (vi serve quindi la residenza o il permesso di soggiorno temporaneo in Russia) e la ricevuta di pagamento degli onorari statali (800 rubli, circa 14 dollari).

Tre giorni dopo aver presentato la domanda al centro per i servizi pubblici, si riceverà un estratto del Registro statale unificato dei Liberi professionisti e si potrà iniziare a lavorare in Russia.

“Questa particolare forma di imprenditoria dà ai cittadini stranieri diritti e doveri legali. Ciò significa che loro stessi saranno responsabili dell’attività di impresa – spiega Tarasov -. Se paragonato ad altre tipologie di impresa, questo stato giuridico offre un minor rischio di responsabilità amministrativa. Inoltre non vi è l’obbligo di tenere i registri di contabilità e non vi è l’obbligo di pagare imposte aggiuntive sugli introiti”.

Sarà inoltre possibile vendere l’attività (ma solo come qualcosa di posseduto da un cittadino straniero) e non sarà difficile liquidarla legalmente. Meno facile ovviamente sarà “liberarsi” di eventuali debiti accumulati.

2 Aprire una Società a responsabilità limitata

L’avvio di una Società a responsabilità limitata necessita di un po’ più di tempo rispetto alla formula proposta in precedenza. La richiesta deve essere consegnata all’organismo trubutario corrispondente e richiede un domicilio legale e un capitale iniziale minimo di 10.000 rubli (172 dollari).

Bisogna inoltre specificare il direttore generale della futura impresa, che può essere anche uno straniero, ed essere pronti a redigere e presentare regolarmente relazioni mensili di contabilità. Sarà inoltre obbligatorio aprire un conto corrente bancario per l’impresa e realizzare un timbro.

“Per aprire una Società a responsabilità limitata gli stranieri dovranno presentare la traduzione notarile del proprio passaporto e avere a disposizione un traduttore pronto ad accompagnarli al Servizio federale delle imposte, nel caso in cui non si parli russo”, spiega Aleksandr Arakelian, avvocato di BGP Litigation. “Si dovrà inoltre pagare una quota di iscrizione di 4.000 rubli (circa 69 dollari)”.

Avviare un’attività come Società a responsabilità limitata significa che tutti i guadagni saranno tassati al 13%, nel caso in cui lo straniero abbia ricevuto lo status di residenza tributaria, o al 15% nel caso in cui la persona non abbia questo status di contribuente.

3 Acquistare una quota presso un’azienda già esistente

Se uno straniero decide di acquistare una quota a un’impresa già esistente, dovrà registrare l’accordo con un notaio e presentare tutta la documentazione necessaria.

Ma prima di prendere questa decisione, sarà bene verificare i registri contabili dell’impresa ed esaminare i diritti e i doveri del proprietario, così come suggerisce l’avvocato Tarasov. “Solo al termine di un’accurata verifica si può decidere se vale la pena o meno acquistare una quota dell’azienda”, spiega. 

Cosa bisogna valutare?

Avviare un’attività da zero non è affatto impossibile! Nel caso in cui si decida di avviare un’attività per “segnare” la propria presenza in un determinato territorio, allora potrebbe essere una buona idea comprare una quota presso un’azienda già esistente. Ne è convinto anche l’avvocato Sergej Voronin, della ditta "Pravovoie reshenie".

Secondo Voronin, spesso le imprese si registrano in Russia come succursali di imprese straniere o piccole imprese private.

“Non bisogna dimenticare di verificare se esistono delle limitazioni per gli stranieri che vogliono lavorare in un determinato settore – avverte Voronin -, o se esistono delle restrizioni in patria, ad esempio nel caso in cui si voglia collaborare con delle attività in Crimea”.

Ovviamente i rischi non mancano. Nessuna delle opzioni presentate in questo articolo garantisce un’attività priva di rischi, avvertono gli avvocati.

L’importante è studiare e conoscere le leggi russe e seguire, eventualmente, corsi di aggiornamento. “Se uno straniero non parla russo, è consigliabile fare affidamento su un traduttore o su un rappresentate che si faccia carico delle attività da svolgere in Russia, soprattutto nel caso in cui il titolare dell’impresa sia straniero e non possa risiedere tutto l’anno nel territorio della Federazione”, dice Voronin.

Inoltre bisogna ricordare che esistono molte agenzie specializzate che offrono una guida per aprire una nuova attività in questo Paese. È consigliabile fare affidamento a specialisti del settore, come avvocati e commercialisti, per essere sicuri di intraprendere un percorso solido e sicuro.

Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie