Export e alimentare: l’Italia in vetrina alla World Food

Il padiglione italiano della World Food Moscow

Il padiglione italiano della World Food Moscow

Ufficio stampa
Cinquanta aziende del Belpaese partecipano alla 26esima edizione della fiera, che dall’11 al 14 settembre presenta a Mosca le eccellenze enograstronomiche. Pier Paolo Celeste, direttore Ice: “La Russia continua ad essere un mercato importante e non può essere trascurato”

Il 2017 si sta rivelando l’anno della tanto attesa inversione di tendenza. Parola dell’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero delle imprese italiane, che in occasione della 26esima edizione della fiera World Food Moscow (11-14 settembre) ha organizzato il padiglione tricolore. Su una superficie di 520 metri quadri, 50 aziende del Belpaese (di cui 26 provenienti dal Campania, Calabria, Puglia e Sicilia) presenteranno le eccellenze del Made in Italy, che nonostante la crisi e le sanzioni continuano a trovare spazio in “uno dei mercati di destinazione più dinamici a livello mondiale”. Resta infatti elevato l’indice di gradimento dei consumatori russi per l’enogastronomia italiana. A parlare sono i numeri: nei primi sei mesi del 2017 l’Italia si è qualificata al 10° posto tra i Paesi fornitori della Federazione, con un incremento dell’export del 26,2%. Ottime le performance per i vini, il caffè torrefatto e la pasta (1° posto); bene anche l’olio d’oliva (2° posto) e i prodotti da forno (3° posto).

All'interno del padiglione italiano della fiera

La presenza italiana alla World Food Moscow dimostra inoltre il costante interesse delle aziende nel tentativo di mantenere e incrementare quote di mercato. “Il nostro messaggio alle imprese italiane è chiaro: la Russia continua ad essere un mercato importante per il nostro export e non può essere trascurato – ha dichiarato Pier Paolo Celeste, direttore dell’Ice in Russia -. Questo è il motivo per il quale l’Agenzia Ice continua a investire risorse nel settore agroalimentare e le aziende ci stanno seguendo con attenzione”.

Il direttore dell'Ice Pier Paolo Celeste (il secondo da sinistra) nel padiglione italiano della fiera

Prosegue nel frattempo il Piano export per le Regioni cosiddette della Convergenza, programma di attività che, per il quarto anno consecutivo, punta a favorire l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese e la promozione dell’immagine del prodotto italiano nel mondo.

Masterclass culinaria nel padiglione italiano della fiera

“La forza delle aziende italiane è sempre stata quella di saper reagire rapidamente e con spirito costruttivo alle nuove sfide dei mercati – ha aggiunto Celeste -. Sono centinaia i produttori italiani che nel corso degli ultimi due anni si sono rilanciati in Russia con entusiasmo nonostante l’embargo, proponendo prodotti non ‘sanzionati’ che sapessero soddisfare le esigenze dei consumatori russi, alla ricerca di novità e  - in questa fase – con un ottimo rapporto qualità prezzo. Oggi siamo il decimo fornitore della Federazione in termini di valore, risultato a nostro avviso incoraggiante, considerato che molti dei concorrenti che ci precedono sono paesi non soggetti a misure restrittive”.

Oltre a presentare le eccellenze del Made in Italy, il World Food Moscow propone un vasto programma di degustazioni dei prodotti delle aziende partecipanti, oltre a quattro appuntamenti quotidiani di cooking-show ad opera di chef italiani.

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