Un memorandum di cooperazione per aprire la strada alla nascita di un gruppo di lavoro che possa individuare nuove opportunità di business e collaborazione tra Italia e Russia. Il documento, firmato a Mosca tra il Ministero russo dell’Industria e del Commercio e Confindustria in Russia, permetterebbe alle imprese italiane nella Federazione di avere un “canale diretto” con il Ministero russo al fine di studiare nuove strategie di business, importanti in un periodo di crisi e cambiamenti come questo, dove sempre più spesso si parla di sostituzione delle importazioni.
“L'accordo rappresenta uno strumento per creare una cooperazione reciprocamente efficace e vantaggiosa”, ha dichiarato il ministro russo Denis Manturov.
Ernesto Ferlenghi, presidente di Confindustria Russia, ha parlato invece di un documento “fondamentale per sostenere la concorrenza di altri Paesi, come Francia e Germania”, (al giorno d’oggi esistono quasi 3.000 joint venture russo-tedesche, a fronte di solo 150 esempi russo-italiani).
Fra i settori più interessanti per il business italiano, Manturov ha indicato quelli dell'ingegneria e della farmaceutica, dove si guarda con crescente interesse alla cooperazione con imprese straniere.
La firma è avvenuta al termine di un incontro tra Manturov e una delegazione di rappresentanti del business italiano in Russia come Eni, Saipem, Mapei, Pirelli, Cremonini e Tecnimont. Presenti anche l’ambasciatore italiano a Mosca Cesare Maria Ragaglini e il direttore dell'Ice Pier Paolo Celeste.
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