Così lo Stato cambiò la storia del cibo

Disordini per le strade del Paese

Disordini per le strade del Paese

Dalla rivolta del sale al divieto di vendita di vino. Ecco come si sono evolute, nel corso di 400 anni di storia, le relazioni tra cibo e Stato

1. La tassa sul sale condusse, nel 1648, alla Rivolta del sale, durante la quale i moscoviti incendiarono il centro della città e uccisero quattro boiari. Per trovare un accordo con i ribelli, lo zar Alexey Mikhaylovich Romanov dovette convocare lo Zemskij sobor, l'organo consultivo del Paese, e approvare il Sobornoe ulozhenie, la prima raccolta scritta di leggi dell'impero russo.

La Rivolta del sale sulla Piazza Rossa. Fonte: Ernest Lissner

2. 500.000 furono gli uomini che presero parte alle sommosse durate dieci anni, in seguito all'ordine di Nikolay I sulla piantagione forzata delle patate. Il contadino alfabetizzato aveva diffuso per i villaggi la voce che coltivare le patate era peccato.

3. Uno degli eventi famosi della rivoluzione del 1905 è stata la rivolta dei marinai sulla corazzata Potemkin, episodio rappresentato nell'omonimo film di Sergey Eisenstein. I marinai si rifiutarono di mangiare borshch preparato con carne deperita e imbracciarono le armi.

Fonte: Battlership

4. Nel 1914, venne introdotto il divieto sulla vendita del vino, in seguito al quale, verso il 1917 si raccolsero 2,5 miliardi di rubli e una quantità enorme di produzione alcolica. Per via delle sempre più frequenti sommosse, dei furti nelle cantine vinicole e dell'impossibilità di vendere il vino all'estero, il comitato Militare-rivoluzionario decise di distruggere le riserve di vino e di alcool di Pietrogrado e nei canali di scarico vennero così versati 15.000 secchi di vino.

Distruzione di riserve di vino. Fonte: Ivan Vladimirov

5. Otto milioni di persone morirono di fame sul territorio dell'Ucraina sovietica, della Bielorussia sovietica, del Caucaso del Nord, della regione del Volga, degli Urali meridionali, della Siberia Occidentale e del Kazakistan nel biennio 1932-1933 a seguito della politica di dekulakizzazione e collettivizzazione e del rifiuto della leadership sovietica di accogliere aiuti umanitari dall'estero.

Un camion con il grano raccolto. Fonte: Ria Novosti

6. Nella cornice delle campagne di Krusciov volte all'assimilazione dei nuovi metodi di coltura, nel 1962, 37 milioni di ettari di terre fertili vennero piantate a granoturco. L'anno seguente nel Paese si verificò la crisi del grano e vennero quindi introdotte le carte per il pane. Nel 1964 Krusciov fu costretto alle dimissioni.

Agricoltori ucraini donano una “corona di grano” a Krusciov.  Fonte: Ria Novosti

7. Quasi due milioni di barattoli di caffè riconosciuto di contrabbando vennero distrutti, nel febbraio 2009, dalla direzione dell'Agenzia federale per il coordinamento del bene statale (Rosimushchestvo) dell'oblast di Kaliningrad.

8. Quarantamila chili di chele di granchio reale commestibili vennero tritate, seccate e bruciate nella penisola della Kamchatka nel dicembre 2010 in quanto pescati da bracconieri.

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