L'odissea del rublo

Il rublo è scivolato ai minimi storici degli ultimi cinque anni rispetto al dollaro statunitense (Foto: Itar Tass)

Il rublo è scivolato ai minimi storici degli ultimi cinque anni rispetto al dollaro statunitense (Foto: Itar Tass)

Tra il pericolo di speculazioni e le strategie della Banca Centrale. Cronaca dei giorni più difficili nel passato recente della moneta della Federazione

Mercoledì mattina nelle contrattazioni alla Borsa di Mosca il rublo è scivolato ai minimi storici degli ultimi cinque anni rispetto al dollaro statunitense. Gli esperti hanno subito cercato di rassicurare gli investitori, affermando che il rublo riguadagnerà presto terreno. Nelle contrattazioni di mercoledì alla Borsa di Mosca anche l’euro, scambiato a 49,03 rubli, ha raggiunto il più alto tasso di cambio mai raggiunto contro la valuta nazionale russa. Il rublo ha dunque perso 22 copechi, e alle 10.34 ora di Mosca ha raggiunto il suo minimo storico di 41,65 rubli contro il paniere delle due valute (0,55 dollari e 0,45 euro). Rispetto alla chiusura di martedì, il dollaro ha raggiunto la sua quotazione massima di 35,62 rubli per dollaro, con un aumento di 21 copechi. Mercoledì mattina il dollaro nella contrattazione unificata ha proseguito quindi la sua ascesa, raggiungendo il picco massimo dal marzo 2009.

Maksim Shein, capo della Divisione investimenti del gruppo finanziario Bks, ha detto che esistono molteplici ragioni dietro la caduta del rublo. “Prima di tutto sono in atto speculazioni da parte di soggetti che giocano con le valute dei paesi in via di sviluppo, e il numero di queste speculazioni non è affatto piccolo. In secondo luogo, nelle banche russe che ricevono finanziamenti dalla Banca centrale va persa la liquidità. Pertanto anche questo predispone il terreno a una minore tenuta del rublo, perché le banche possono guadagnarci su. Ma la ragione principale è l’intenzione da parte della Banca centrale di lasciar andare le cose, così da arrivare in definitiva a una valutazione del rublo determinata dalle forze del mercato e non più dipendente dalla Banca centrale” ha detto Shein.

La Banca centrale martedì sera ha spinto di 10 copechi il valore del rublo contro il paniere delle due valute, portandolo da 34,8 a 41,8. Mercoledì mattina il valore del paniere delle due valute era superiore di 15 copechi circa rispetto alla soglia massima consentita. Le pressioni sul rublo si sono intensificate dopo che il ministro delle Finanze ieri ha annunciato l’intenzione di comprare nei prossimi due mesi valuta straniera. Gli esperti tuttavia affermano che l’annuncio del ministro delle Finanze non potrà avere ripercussioni sul rublo.

Secondo Maxim Petronevich, capo del centro per le previsioni economiche di Gazprombank, ciò “dipende dal fatto che i sette miliardi di dollari che il ministero delle Finanze ha in mente di acquistare è marginale rispetto al valore delle contrattazioni valutarie quotidiane”. A detta di Petronevich, a monte di questo scivolone del rublo ci sarebbe un fattore psicologico, e il rublo è destinato a recuperare. “Molto probabilmente, il rublo tornerà alla quotazione precedente. Non mi sorprenderei di vederlo assestarsi intorno ad aprile su un cambio di 34 rubli per dollaro”, concorda Shein.

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