Tver, la nuova mecca del business

Il Secondo Forum Internazionale per gli investitori della regione di Tver ha visto la partecipazione di 300 imprenditori (Foto: Yuri Surin / jury-tver.livejournal.com/Tverigrad.ru)

Il Secondo Forum Internazionale per gli investitori della regione di Tver ha visto la partecipazione di 300 imprenditori (Foto: Yuri Surin / jury-tver.livejournal.com/Tverigrad.ru)

Investitori stranieri chiamati alla sfida: il bilancio di un forum economico che si è svolto per la seconda volta nella regione

Fino a poco tempo fa, la regione di Tver, situata a Nord-Ovest di Mosca, era spesso associata alla provincia più remota ed estrema della Russia, nonostante la città sorga sulla strada che collega le due capitali russe, Mosca e San Pietroburgo. Nel 2009, la quota di investimenti diretti esteri nell'economia locale era pari solo all’1,81 per cento e, sulla base di un giudizio del tutto informale di un certo numero di automobilisti, era qui che si concentravano le strade più dissestate di tutta la Russia Centrale.

Due anni fa, è cambiata la squadra al governo della regione. La poltrona di governatore è stata affidata all’ex paracadutista Andrei Shevelev. E nonostante tutti si aspettassero una politica conservatrice dall’ex militare, la nuova squadra ha intrapreso un’intensa campagna per stimolare la cooperazione con gli investitori stranieri.

Ciò ha avuto un impatto positivo sugli indici regionali. Nel 2012, la crescita della produzione industriale di Tver è stata di tre volte superiore a quella del resto della Russia (2,6 per cento). Il nuovo governo regionale ha preso come spunto l’esperienza positiva di Kaluga, che, come Tver, non vanta, sul proprio territorio, giacimenti di petrolio e gas.

“Solo nel 2012 abbiamo ricevuto 155 richieste da parte di potenziali investitori. Tutti i progetti, persino quelli ipotetici, ricevono un ampio sostegno, sulla base del sistema dello Sportello Unico. La legislazione regionale offre agli investitori strutture pronte all’uso”, ha raccontato Shevelev, aggiungendo che ogni investitore ha un proprio numero di cellulare a cui rivolgersi in caso sorgano dei problemi.

Alla fine di giugno 2013 a Tver si è svolto il II Forum internazionale sugli investimenti della regione di Tver, a cui hanno partecipato oltre 300 delegati. Come risultato degli accordi raggiunti al forum, il numero di progetti di investimento nella regione sfiorava il centinaio, mentre il valore totale del portafoglio di investimento si avvicinava ai 5 miliardi di dollari, ha dichiarato Shevelev.

“In passato, le imprese si concentravano solo nei parchi tecnologici di Mosca, mentre ora tutto è cambiato: le aziende vogliono lavorare nei pressi di Mosca. È più conveniente dal punto di vista economico”, ha spiegato Jurgen Woertz, direttore generale della German Managment Group, la società che si occupa dello sviluppo dei parchi commerciali. In questo momento, la sua società è in trattative con le autorità della regione per trasferire parte del business a Tver, dove imprese come Hitachi, OTTO Group Russia, Knorr Bremse e altre stanno già attivamente sviluppando i propri progetti.

Il colosso industriale giapponese, per esempio, intende aprire a Tver, nell'autunno 2013, uno stabilimento di escavatori di medie dimensioni, i più richiesti sul mercato russo. “Era da più di due anni che cercavamo una sede per un nuovo stabilimento e alla fine la scelta è ricaduta su Tver, innanzitutto, per l’atteggiamento e l’apertura dimostrata dall’amministrazione regionale”, ha dichiarato a Russia Oggi, Sinosuke Ishii di Hitachi Construction Machinery Eurasia Manufacturing.

Tver sta puntando sulla creazione di parchi industriali. Si tratta di una misura necessaria, ha dichiarato il vice premier della regione, Aleksandr Menshikov. “Le limitazioni infrastrutturali e i monopoli naturali continuano tuttora a frenare il ritmo della crescita economica”, ha sottolineato. Durante il forum, il governatore Shevelev ha promesso agli investitori di rivolgersi al governo federale per risolvere il problema dell’accesso ai servizi dei monopoli naturali.

Cinque anni dopo la crisi del 2008, le strade di e per Tver sono molto migliorate. Il punto di forza della regione è, ovviamente, la sua posizione geografica. Ma a causa degli ingorghi e delle strade dissestate, per percorrere i 160 chilometri che separano Mosca da Tver, ci vogliono circa 4 ore in auto.

Fortunatamente, tra Mosca e San Pietroburgo, corre il treno ad alta velocità “Sapsan”, che ferma a Tver e che accorcia il viaggio di un’ora e mezza. È probabile che la situazione migliori grazie all’accordo firmato, in occasione del forum, con il monopolio ferroviario statale Ferrovie Russe (Rzd) per la creazione di un moderno nodo intermodale di trasporto ferroviario nella regione.

Secondo le stime di Menshikov, dopo la stagnazione evidente del mercato europeo, molte imprese hanno iniziato a pensare di trasferirsi in altri mercati, tra cui, appunto, quello russo. E la presenza di strutture già pronte all’uso - i parchi industriali - rappresenta un vantaggio non trascurabile al momento della scelta del mercato. "Non posso ancora dire che l'esperienza della regione di Tver sia stata un successo. Stiamo cercando di sincronizzare la creazione dei parchi industriali con la comparsa di un anchor investor”, ha dichiarato il vice premier, aggiungendo che nella regione ci sono già quattro parchi industriali e tre sono in progetto per la fine del 2013.

“Queste saranno piattaforme che avranno già un anchor investor”, ha concluso il funzionario. Le autorità scelgono i terreni, costruiscono le infrastrutture, individuano l’“anchor investor”, che stimola il coinvolgimento di altri operatori internazionali, e il parco inizia a funzionare e a rifocillare, mediante le imposte, i bilanci.

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