Insalata Mimosa: i colori della cucina sovietica a tavola

Un piatto di "Mimosa".

Un piatto di "Mimosa".

: Vostock-Photo
Battezzata con il nome di un fiore, è il tipico piatto dei giorni di festa, adatto però a ogni stagione dell’anno

La mimosa è sempre stata tradizionalmente un simbolo della primavera e un fiore da offrire l’8 marzo per la Giornata internazionale della donna, ma oggi l’insalata battezzata con il suo nome è diventata un piatto consueto della stagione invernale, e in particolare del Capodanno, perché la sua ricetta non richiede verdure fresche. E viene anche associata alla prima festa di primavera russa, un periodo dell’anno in cui la neve non si è ancora del tutto sciolta.

L’insalata Mimosa fece la sua comparsa per la prima volta in Unione Sovietica agli inizi degli anni Settanta e deve il suo nome sia al tenero fiore primaverile che al suo colore giallo brillante che colpisce piacevolmente l’occhio.

La creazione di questa insalata è stata un grande sollievo per chi la cucinava in epoca sovietica perché la maggior parte degli ingredienti erano poco costosi e di facile reperibilità. Oggi praticamente ogni caffè e ristorante in Russia propone con orgoglio la sua versione di questa insalata e sono in pochi a resisterle. L’insalata Mimosa occupa un posto di rilievo nella cucina russa.

Il pesce di mare in scatola non era molto diffuso negli anni Settanta, ma una famiglia media sovietica poteva trovarlo insieme ad altri prodotti nel cosiddetto pacco speciale ("zakaz", in russo), che comprendeva una selezione di cibi che scarseggiavano di solito sul mercato e che i dipendenti sovietici riuscivano ad avere attraverso i luoghi di lavoro, soprattutto prima delle festività più importanti.  

Ma dagli anni Ottanta il pesce in scatola ha cominciato a essere più facilmente reperibile e meno costoso e l’insalata Mimosa è diventata un piatto tradizionale dei giorni di festa, in particolare per il suo aspetto accattivante e le sue proprietà nutritive.

Preparare questa insalata richiede una certa attenzione ai dettagli ed è importante disporre bene gli ingredienti uno sopra l’altro evitando che si mescolino in modo da garantire una certa varietà di gusti. Per garantirle un maggior impatto visivo è meglio servire l’insalata Mimosa in coppe trasparenti di vetro che consentono ai commensali di vedere ogni strato.

Ingredienti:  200 grammi di pesce in scatola, solitamente salmone o costardella 3 patate2 carote5 uova 1 cipolla grande 100 grammi di formaggio300 grammi di maioneseSale q.b.

Come si prepara:

1. Cuocere le patate e le carote per 20 minuti e le uova per 10 minuti. Pelare le patate cotte e poi grattugiare le patate e aggiungere del sale. Disporre le patate sul fondo dell’insalatiera in modo da formare lo strato inferiore dell’insalata e poi coprirle con della maionese.

2. Far colare il liquido fuori dalla scatola delle conserve e poi spezzettare il pesce con una forchetta, rimuovendo le lische grandi se necessario.

3. Sgusciare le uova, separando i tuorli dagli albumi. Spezzettare gli albumi con una forchetta, aggiungendo un pizzico di sale, quindi disporli sul pesce per formare un altro strato da ricoprire con la maionese.

4. Tritare la cipolla, quindi farla bollire nell’acqua bollente per 5 minuti. Dopo aver scolato l’acqua, aggiungere un pizzico di sale, disporre uno strato di cipolla sulle uova e coprirlo con la maionese. Pelare le carote, grattugiarle e disporle sulla cipolla, aggiungere del sale e coprire nuovamente con la maionese.  

5. Grattugiare il formaggio, disporlo sulla cipolla, aggiungendo un pizzico di sale. Questo strato diversamente dagli strati precedenti non richiede altro condimento. Stendere sulla superficie un velo di maionese.

6. Grattugiare i tuorli, aggiungere un pizzico di sale e usarli per guarnire l’insalata. Si può anche decorare il piatto con dell’aneto. 

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