Chi erano i “peredvizhniki” nella pittura russa?

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Savrasov, Shishkin, Surikov, Serov, Repin, Levitan, Polenov… Oggi, questi pittori sono considerati dei classici, ma c’è stato un periodo in cui furono considerati dei veri e propri ribelli, dei sovversivi dei principi accademici

Questi pittori volevano uscire dallo stato di dipendenza in cui l’Accademia li obbligava a permanere, imponendo limiti finanziari e tematici. Stanchi dei soggetti mitologici, biblici e storici allora ammessi, si dedicarono alle tematiche di “popolo e realismo”. Furono i primi a rappresentare la vita dei contadini e spesso lo fecero con una forte dose di critica sociale.

Il gruppo fondò la “Compagnia delle esposizioni di arte itinerante”, da qui l'appellativo “peredvizhniki” che significa, appunto, “itineranti”.

La prima mostra si tenne nel 1871. In tutto, nell’arco della storia della Compagnia, durata cinquant’anni, si tennero 48 mostre, non solo a Mosca e San Pietroburgo, ma anche in molte altre città della Russia. I pittori guadagnavano, facendo pagare l’ingresso e vendendo i loro quadri.

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