Il balletto sovietico nelle foto simbolo di Evgenij Umnov

Cultura
RUSSIA BEYOND
Il famoso fotografo ha catturato con la stessa potenza e poesia tanto i momenti clou sul palcoscenico che gli attimi di relax dietro le quinte

Evgenij Umnov (1919 – 1975) è oggi considerato un grande classico della fotografia sovietica, un maestro del genere reportage e un grande cronista della storia di Mosca. Ma, attraverso il suo obiettivo, ci possiamo godere non solo gli scenari della città e i ritratti dei suoi cittadini, ma anche l’incredibile mondo del balletto e della danza. 

Per due decenni, Umnov ha fotografato il Teatro Bolshoj e la sua stella senza tempo, la leggendaria ballerina Majja Plisetskaja (1925-2015). Sul palcoscenico era così mutevole… Interpretava la passionale Carmen…

…o la giovane e coraggiosa Kitri nel “Don Chisciotte”…

…o la svolazzante Odette nel “Lago dei cigni”

Umnov ha anche fotografato la leggendaria ballerina dietro le quinte.

I bellissimi ritratti di varie celebrità scattati da Umnov sono finiti in copertina sulle più rinomate riviste sovietiche.

Un’altra grande del balletto sovietico e prima ballerina del Bolshoj che Umnov ha ritratto è stata Olga Lepeshinskaja (1916-2008; nella foto qui sotto come Baccante nella danza “Notte di Valpurga”, all’interno dell’opera “Faust”).

E la brillante prima ballerina del Bolshoj Galina Ulanova (1910-1998), sostituita poi proprio dalla Plisetskaja in questo ruolo. Nella foto qui sotto, nel ruolo di Giulietta, con Mikhail Gabovich nel ruolo di Romeo. 

Nelle foto di Umnov, le stelle del balletto sembrano letteralmente volare, non danzare. Proprio come la sua “musa”, Majja Plisetskaja nel balletto “Raymonda” del Bolshoj.

E ancora la Plisetskaja nel “Don Chisciotte”

…o Nina Timofeeeva nel “Lago dei cigni”. Entrambe nei panni di Odette…

…e del suo alter ego malvagio Odile.

Gli uomini nel balletto erano all’epoca sempre all’ombra delle primedonne, ma non Jaroslav Sekh. Nella foto qui sotto, eccolo danzare la parte di Paganini nel balletto messo in scena sulla musica di Sergej Rakhmaninov “Rapsodia su un tema di Paganini”.

Alcune delle foto simbolo di Umnov sono ora considerate parte della “riserva aurea” della fotografia di balletto. Come questo scatto epico de “Il lago dei cigni”.

Inoltre, Umnov ha fatto vedere che gli attori del balletto non sono solo creature celesti, quasi incorporee, ma anche persone in carne ed ossa. Ecco una sua foto di ballerine che si riposano dopo aver recitato in una versione cinematografica del balletto “La Sylphide”. Si può notare quanto sia freddo il padiglione di un set cinematografico e come queste fragili ragazze nei loro abiti leggeri abbiano dovuto mettersi qualcosa sulle spalle.

Oppure ecco le ballerine alla caffetteria del teatro…

a bersi un caffè!

Pronte a tornare di corsa ai loro posti, sentendo risuonare l’ultima campanella del teatro.

Umnov ha anche raccontato le ballerine in erba che si preparavano per entrare nel gran mondo del balletto.

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