C’è un numero enorme di fiumi, tra grandi e piccoli, in Russia. La bellezza di molti di loro è stata catturata sulla tela da diversi artisti. Ma nessun fiume ha ricevuto tanta attenzione dai pittori russi quanto il Volga.
“Il Volga, come uno specchio infinito, coperto di nebbia trasparente, riflette dolcemente l'affascinante pallida bellezza della notte e la riva sonnolenta e scoscesa…”, ha scritto il celebre poeta del XIX secolo Taras Shevchenko.
La “madre Volga” (“Volga-matushka”; “Волга-матушка”) è stata per lungo tempo uno dei principali simboli della Russia. E continua a essere fonte di ispirazione per poeti, scrittori, registi e, naturalmente, pittori.
Il celebre poeta sovietico Evgenij Evtushenko scrisse sul Volga questi versi:
“И жить мне молодо и звонко,
и вечно мне шуметь и цвесть,
покуда есть на свете Волга,
покуда ты, Россия, есть.”
“E potrò vivere da giovane e sonoramente
e eternamente far chiasso e fiorire
finché al mondo ci sarà il Volga,
finche al mondo ci sarai tu, Russia”
***
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