Torna l’Italian Doc Fest, il festival che porta a Mosca il meglio del cinema documentario italiano

Ufficio stampa
Giunto alla terza edizione, il festival presenta al pubblico russo sette film documentari premiati e apprezzati a livello internazionale. In sala, anche quattro registi. Focus su cinema, musica e storia. Appuntamento dall’11 al 15 dicembre 2021

Il cinema che racconta il cinema. Il cinema che racconta la musica e la storia. La Storia con la “S” maiuscola, ma anche le storie di vite che meritano di essere raccontate. Sono i film documentari che dall’11 al 15 dicembre 2021 verranno presentati a Mosca alla terza edizione dell’Italian Doc Fest, l’unico festival del cinema documentario italiano in Russia. 

L’evento

Nelle sale del prestigioso cinema “Karo 11 Oktyabr” della capitale, il pubblico russo avrà la possibilità di conoscere una serie di docufilm italiani premiati e apprezzati nei festival internazionali. Un’occasione non solo per promuovere il genere documentario, ma anche per costruire un ponte tra culture, paesi e specialisti del mondo cinematografico. 

Sette le pellicole in cartellone, molte delle quali legate dal desiderio comune di raccontare spaccati del mondo italiano dello spettacolo. Ad aprire la kermesse, infatti, sarà “The Rossellinis” di Alessandro Rossellini, primo nipote del grande regista, che, “obbligando i parenti a un’impossibile terapia familiare davanti alla telecamera”, ripercorre la storia della famiglia di Roberto Rossellini, “genio del cinema nonché padre spiccatamente anticonformista, i cui amori hanno riempito le prime pagine dei giornali di tutto il mondo scandalizzando la rigida morale degli anni ’50”.

Dal cinema alla musica, con il ritratto sincero, schietto e senza filtri di Caterina Caselli, che si racconta in prima persona nel docufilm di Renato de Maria “Caterina Caselli. Una vita, cento vite”. La storia di una donna coraggiosa e anticonformista, che serve da spunto per raccontare, dietro le quinte, anche le trasformazioni sociali e culturali dell’Italia degli anni ‘60 e ‘70.

Ma continua a esserci tanto, tantissimo cinema nelle opere presentate a Mosca: il docufilm “Fellinopolis” di Silvia Giulietti, ad esempio, sbircia, come attraverso il buco della serratura, sul set e i backstage di alcuni film di Federico Fellini. Attraverso la voce del Maestro, registrata senza filtri durante i suoi momenti più creativi, si scopre come nascevano i suoi film, le sue idee, i rapporti con i suoi collaboratori.

Il pubblico russo avrà poi l’occasione di vedere “Django & Django” di Steve Della Casa e Luca Rea, che, grazie ai contributi di Quentin Tarantino, racconta la storia di Sergio Corbucci, uno dei più grandi registi di western italiani. 

“La macchina delle immagini di Alfredo C.”, di Roland Sejko, ci porta nell’Albania della fine degli anni ‘30, occupata dall’Italia fascista, dove vengono trasferiti migliaia di italiani: tra loro c’è anche un operatore cinematografico, Alfredo C., operatore della propaganda fascista che per cinque anni immortala l’Albania con la sua cinepresa. Chiuso nel suo magazzino, circondato da migliaia di pellicole, Alfredo rivede su una vecchia moviola quello che ha girato…

Focus poi sul cinema muto italiano, con “Italia. Il fuoco, la cenere”, dei francesi Celine Gailleurd e Olivier Bohler. La rassegna infine si chiude con “We are the thousand” di Anita Rivaroli, che racconta la storia dei 1.000 musicisti che nel 2015 si ritrovano a Cesena per suonare “Learn to Fly” dei Foo Fighters con l'obiettivo di convincere la band a fare un concerto in città. Grazie a questa esperienza è nata la rock band più numerosa del Pianeta: oltre 19.000 musicisti di ogni età, religione ed estrazione sociale, uniti insieme da un’unica passione: il rock. 

Saranno presenti in sala i registi Alessandro Rossellini, Anita Rivaroli, Celine Gailleurd e Olivier Bohler, che a Mosca incontreranno il pubblico e presenteranno i propri film.

L’Italian Doc Fest è organizzato da Cinecittà, con il patrocinio dell'Ambasciata d’Italia nella Federazione Russa, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Mosca e la media-partnership, tra i tanti, anche di Russia Beyond.

Per maggiori informazioni, cliccate qui; per i biglietti, cliccate qui 

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