La famiglia di matrioshke sorridenti poste in fila alle sue spalle sono il dettaglio più riconoscibile di una cucina tipicamente russa: in tavola, fra le tazze di tè, una torta e i tradizionali bubliki ammiccano da sotto la glassa al cioccolato, mentre le dita sottili di Marion si muovono veloci sui tasti della fisarmonica. Ha l’aria profondamente russa, Marion, stretta in un vestito a fiori sul quale ricadono i suoi lunghi capelli bruni. Ma, benchè abbia l’aspetto di essere nata e cresciuta nella terra dei Cremlini, Marion LMJM (queste le sue iniziali), 25 anni, musicista, non ha affatto radici russe: è nata e vive in Francia.
Il suo video intitolato “Oy, kak ty mne nravishsya” (Oh, quanto mi piaci) ha ottenuto più di 2,4 milioni di visualizzazioni su YouTube, mentre un'altra canzone, “Verila, verila, veryu” (Ho creduto, ho creduto, credo), ha superato i 6 milioni di visualizzazioni, senza contare le migliaia di commenti, scritti soprattutto da russi. “Un sacco di gente mi lascia bellissimi commenti. È una cosa molto toccante”, racconta Marion.
“Sono approdata alla musica popolare russa grazie alla fisarmonica - dice -. Mi piace suonare queste canzoni che sembrano nascere dall’anima: sono toccanti e movimentate allo stesso tempo”.
Marion è una cantante e fisarmonicista professionista dell'Occitania, una regione nel sud della Francia. Canta e suona la fisarmonica da quando aveva 8 anni; ha iniziato a comporre canzoni all’età di 13 anni e ora, dopo gli studi al conservatorio, sta organizzando un concerto di musica russa. “In Francia la fisarmonica ha perso popolarità, soppiantata dalla musica moderna divenuta più elettronica - racconta -. Non saprei dire quale sia la mia canzone russa preferita: le amo tutte!”.
Le sue ricerche si svolgono soprattutto su internet, da dove recupera nuove canzoni da aggiungere al proprio repertorio. “Quando inizio a lavorare a un brano musicale, vesto i panni di un personaggio e le emozioni sgorgano da sé”.
Oltre alla musica, Marion ha un debole per i costumi e le acconciature tradizionali russe, per la porcellana e le matrioshke.
Marion ammette di non parlare ancora abbastanza bene il russo, ma lo sta studiando da autodidatta. “La parte più difficile di questa lingua sono le declinazioni. In francese non ce ne sono, quindi è un mondo nuovo per me”.
Per pronunciare correttamente i testi della sue canzoni, Marion ascolta e riascolta i brani in russo, aiutandosi talvolta col traduttore automatico. Spesso le capita di non capire intere frasi, e così si rimbocca le maniche e si mette al lavoro per fare ricerca e chiarire i suoi dubbi. Tra i progetti per il suo futuro c’è la registrazione di un intero album in russo!
Diversamente da ciò che si potrebbe pensare, Marion non ha radici russe e non è mai stata in Russia (“forse in una vita passata”, scherza), ma sogna di organizzare un concerto nel paese più grande del mondo, prima o poi. “Prima, però, vorrei visitare Mosca e conoscere tutte le sue bellezze storiche e architettoniche”.
Al momento Marion non ha un produttore, ma spera di trovarne uno che possa aiutarla a organizzare dei concerti in Russia e nei paesi slavi.
“Mi piacerebbe condividere la mia musica con più persone, perché la musica unisce, non ha confini e dispensa amore”.
Nel 2019 ha pubblicato il singolo “Piero de la Lune” e un EP intitolato “Everybody thinks”, disponibili online.
Da diversi anni, poi, lavora alla stesura di un romanzo fantasy musicale che “parla di musica, amore, amicizia e magia - dice -. Presenta personaggi che vogliono vivere della loro musica e si immergono in una serie di avventure in un universo fantastico”.
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