Cinque film sovietici sull’amore

Genrikh Oganisyan/Gorky Film Studio, Riga Film Studio, 1963
Dialoghi intensi, cuori infranti e colpi di scena coinvolgenti: ecco gli ingredienti di queste pellicole romantiche Made in URSS ​

1 / Three Plus One (Три плюс два, 1963)

Questa intramontabile “battaglia dei sessi” è piena di battute a raffica e dialoghi diventati citazioni. La trama, seppur semplice, dà spazio a situazioni esilaranti e a un umorismo pungente.

Questa vivace commedia romantica è ambientata nella metà degli anni '60: tre amici vanno in campeggio in macchina sulla costa del Mar Nero; una volta arrivati a destinazione montano le tende in una zona deserta, lontano dagli altri turisti. Si divertono come matti fino a quando la loro intimità non viene “violata” da due signore impertinenti che rivendicano il proprio diritto di sostare sul pittoresco luogo della Crimea. 

Il film mette sotto i riflettori diversi tipi di personaggi: il vulnerabile e romantico veterinario Roman (interpretato da Andrej Mironov), l'affascinante diplomatico Vadim (Evgenij Zharikov) e il severo professore Stepan Sundukov (Gennadij Nilov). Dall'altra parte troviamo l'attrice un po' ingenua Natasha (Natalia Kustinskaya) e la sicura di sé Zoya (Natalia Fateeva). Come sempre, nessuno vuole tirarsi indietro, e le due ragazze sono determinate a spodestare i tre uomini dalla riva del mare a ogni costo: ogni “fazione” combatte per il proprio posto al sole! Non importa quanto dura sia la battaglia: alla fine vinceranno l’amore e l’amicizia.

Il regista Henrikh Hovhannisyan ha permesso agli attori di improvvisare sul set; e lo stile di questa pellicola è così autentico che ci si dimentica di essere davanti a un film! 

2 / Un miracolo ordinario (Обыкновенное чудо, 1978)

Questa dolce commedia romantica di Marc Zakharov è basata sull'opera teatrale di Evgenij Schwartz, autore de “Il drago”. 

Racconta la storia d'amore sbocciata tra una principessa e un orso incantato, con i personaggi delle fiabe che non sembrano delle caricature, ma ricordano agli spettatori amici, parenti e vicini. C’è un re che adora sua figlia; un cinico ministro donnaiolo; una damigella d'onore spettinata la cui vita personale è un disastro; un cacciatore che piange prima di sparare un colpo; un mago inquieto e la sua saggia moglie esausta.

Una delle scene più famose è la conversazione tra l'Orso e la Principessa: “Mi stai abbracciando come se avessi il diritto di farlo. E ciò mi piace molto”. 

“Un miracolo ordinario” è un film che trabocca di saggezza e calore.

3 / Station For Two (Вокзал для двоих, 1982)

Il film di Eldar Ryazanov porta sul set l’attrice Lyudmila Gurchenko, nei panni di Vera, una sfortunata barista, e Oleg Basilashvili, Platon, un raffinato pianista. Vera e Platon si conoscono nel ristorante di una stazione di provincia, sperduta da qualche parte fra Mosca e Almaty. I due si innamorano nonostante le difficoltà. 

Sono entrambe due anime solitarie sui quarant’anni, alla ricerca di un significato profondo della vita. Come risultato di questo loro incontro casuale, Vera perderà il suo fidanzato egoista (brillantemente interpretato da Nikita Mikhalkov) e troverà l'amore della sua vita: Platon. Ma non sarà tutto rosa e fiori: il pianista finirà in prigione, dove dovrà scontare una condanna per un crimine che egli non ha mai commesso.

Anche se inizialmente si ha l’impressione che il film racconti semplicemente la relazione fra un uomo e una donna, alla fine ci si rende conto che può essere una buona occasione per ascoltarsi e capirsi.

4 / Love by Request (Влюблён по собственному желанию, 1982)

Un film che parla del valore dell’esistenza e delle capacità umane. Igor (interpretato da Oleg Yankovskij) è un ex atleta che ora lavora in una fabbrica e si sta lasciando consumare dall’alcol. Le donne lo vedono solo come un ex sportivo; ma lui è terribilmente solo e la sua vita è vuota e priva di significato. Vera (Evgenia Glushkova) è il completo opposto di Igor: è ragionevole, disciplinata e ottimista. L'unico suo problema è che non è una grande bellezza e non è molto popolare tra gli uomini. La solitudine sta uccidendo entrambi, separatamente. Irrimediabilmente. 

È possibile trovare l’amore incondizionato quando se ne ha disperatamente bisogno? Si scopre che non c'è niente di impossibile nella vita. E Vera insegnerà a Oleg una buona lezione di fede, amore e umanità. 

5 / Il debutto (Начало, 1970)

Un’operaia di una città di provincia sogna di diventare un'attrice famosa. Nel frattempo, interpreta la strega Baba Yaga in un club locale di recitazione amatoriale. Un giorno, l'aspirante attrice, Pasha Strogova, viene notata da un regista di Mosca che sta girando un film su Giovanna d'Arco. All'improvviso, a Pasha viene offerto il ruolo principale e la sua vita cambia per sempre.

“Il debutto” è un accattivante dramma romantico sulle difficoltà dell'amore con un finale toccante. Una delle più grandi attrici della sua generazione, Inna Churikova, ha arricchito il film di carisma e saggezza.

Nel 1971, “Il debutto” valse al regista Gleb Panfilov il Leone d'Argento al Festival di Venezia. Churikova, invece, ottenne il Leone d'Oro per la sua brillante interpretazione di Pasha.

LEGGI ANCHE: Sette bellissimi film sovietici e russi che vi faranno piangere 



Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie