È difficile trovare un momento o un soggetto della vita sovietica che non sia stato immortalato dal fotografo Vsevolod Tarasevich (1919-1998). Egli ha consegnato alla storia reportage dagli angoli più remoti del paese, ritratti di gente comune, come minatori e abitanti delle fattorie collettive. Molte delle sue immagini riflettevano ciò che la propaganda dell’epoca voleva narrare; ma nei suoi lavori si intravede comunque una grossa fetta di vita reale.
La Seconda guerra mondiale
Tarasevich aveva solo 20 anni quando partì per il fronte come corrispondente dell’agenzia Tass. Immortalò le trincee e i combattimenti delle prime linee, e le sue foto colpiscono ancora oggi per la vivacità delle immagini e la moltitudine di emozioni che ne scaturisce. Tra gli scatti più suggestivi di quel periodo ci sono quelli dell’assedio di Leningrado, realizzati con una vecchia Leica. Le censura non permetteva di pubblicare i veri orrori della guerra e dell’assedio, ma Tarasevich continuò ugualmente a scattare.
Leningrado, soldati nelle trincee prima dell'inizio dell'offensiva, 1° settembre 1941
Ragazza in una fabbrica di Leningrado, 1942
I soldati della divisione del colonnello Shcheglov combattono il nemico alla periferia di Gatchina, Regione di Leningrado, gennaio 1944
Gli abitanti della Leningrado sotto assedio ripuliscono il Leninskij Prospekt dalla neve, 1942
Gli abitanti della Leningrado assediata cercano di raccogliere l’acqua da una conduttura rotta sulla strada ghiacciata, 1942
“A Leningrado è arrivata la guerra”. Bombardamento in via Dostoevskij, 1941
“La strada della vita”. Una carrozza trainata da cavalli attraversa il lago Ladoga ghiacciato, dicembre 1941
Il dopoguerra
Le immagini scattate dopo la guerra creano un grosso contrasto rispetto alle foto del conflitto: sono caratterizzate da volti sorridenti, giovani pionieri e dalla gioia per una nuova vita di pace.
Nascita, anni ‘50
Pioniere con il tamburo, anni ‘50
Sulla pista di pattinaggio, anni ‘50
Manifestazione del 1° maggio in Piazza Rossa a Mosca, 1954
Ragazza del Komsomol
Lo scrittore per bambini Kornej Chukovskij con un gruppo di giovani lettori, 1957
L’orgoglio dell’URSS
Fra le priorità del governo sovietico vi era lo sviluppo delle terre vergini e la creazione di nuove zone abitabili. Ecco che Tarasevich si mise a girare da un capo all’altro del paese: fotografò uomini e donne delle professioni più svariate, immortalò minatori, operai e ragazze del kolkhoz. Una serie a parte è dedicata ai geologi: una professione sviluppatasi negli anni del dopoguerra e divenuta in breve tempo di grande prestigio.
La kolkhoziana Zhenia Aleksandrova
Operaia in un cantiere
Operaia, 1957
Lavori sui monti Altaj, fine anni ‘50, inizio anni ‘60
Geologa
Donna su un fuoristrada
Installazione dell’esposizione industriale di Tutte le Russie, Mosca, anni ‘50
Lavori di costruzione della centrale idroelettrica di Kakhovka
Rincorrendo lo spazio e i progressi scientifici
Negli anni ‘60 Tarasevich iniziò a documentare attivamente il lavoro degli ingegneri e dei costruttori, visitando laboratori e università.
Progettisti
Istituto dei composti ad alto peso molecolare dell’Accademia delle Scienze dell’URSS
Montaggio della camera “Mirabel” all’Istituto di fisica delle alte energie a Protvino, regione di Mosca, anni ‘70
Progettisti
In un laboratorio di chimica
Il fisico Vsevolod Balashov
Pubblicità
Il ventaglio di lavori artistici di Tarasevich era talmente ampio che egli finì per realizzare anche diversi scatti pubblicitari.
Prodotti per bambini
Presentazione di abiti femminili
Presentazione di abiti femminili davanti all’arco del Palazzo dello Stato Maggiore a Leningrado, anni ‘60
Scene di vita sovietica
Tarasevich è stato più volte definito il principale “romantico” della fotografia sovietica del dopoguerra. Grazie al chiaroscuro, alle particolari inquadrature e composizioni, i suoi scatti creano un effetto molto suggestivo.
Caffetteria sovietica
Gruppo di pionieri
Turisti nell’antica città di Vladimir, a 200 km da Mosca
In attesa del decollo, aeroporto Vnukovo di Mosca
Raccolta
Porcilaia
Passanti
Prospettiva Nevskij, Leningrado
“Amicizia dei popoli”, studenti a Mosca
La perestrojka e la nascita di un paese nuovo
Il fotografo ha immortalato anche il periodo della perestrojka e del crollo dell’URSS.
Fabbrica di Kirov, 1986
Giocatori di scacchi, 1993
Sposi novelli, 1995
Alla fermata del bus, 1995
Caffè estivo, 1995