La gaffe in “La regina degli scacchi” su Netflix: l’uniforme delle hostess sovietiche non era così!

Scott Frank/Netflix, 2020
Una combinazione di stili davvero improbabile quella presentata nella serie tv del momento, che mostra un’assistente di volo vestita in modo a dir poco strano

I russi hanno apprezzato molto la nuova serie di Netflix “La regina degli scacchi” (The Queen's Gambit), che vanta un punteggio di 8.6, attribuito da 5.000 utenti, sulla piattaforma di cinema Kinopoisk. Fra i pochi momenti che hanno fatto storcere la bocca agli spettatori russi c’è però la scena in cui si vede un’assistente di volo sovietica che cammina per il corridoio di un aereo portando un vassoio. 

La hostess viene raffigurata in modo davvero spettacolare: come berretto indossa uno strano copricapo, a metà fra il burqa e il berretto usato dalle forze armate sovietiche; il suo grembiule color kaki è infilato in maniera errata sotto le spalline di una camicia azzurra e decorato con… una spilla dell’Aeroflot! Ops... 

Affinché tutti gli spettatori possano apprezzare l'assurdità della divisa e la creatività dei costumisti della serie, non ci resta che mostrarvi com’era l’uniforme delle hostess sovietiche nella vita reale.

Inizialmente non esisteva un’uniforme standard obbligatoria per tutte le hostess; la prima assistente di volo dell'Unione Sovietica fu Elsa Gorodetskaya, che entrò in servizio il 5 maggio 1939; Elsa aveva 20 anni quando salì sul volo Mosca-Ashgabat (la capitale del Turkmenistan che allora faceva parte dell'URSS).

Non solo Gorodetskaya non aveva una particolare uniforme, ma il suo lavoro non era nemmeno registrato ufficialmente presso l'Aeroflot: all’epoca, infatti, non esistevano ancora le hostess, e così la donna fu assunta come commerciante e indicata come cameriera di bordo. Doveva rifornire gli aerei di cibo e stoviglie, pulire la cabina prima della partenza e assistere i passeggeri.

La posizione di hostess fu ufficialmente introdotta alcuni mesi dopo, ma la Seconda guerra mondiale impose una grossa frenata ai voli commerciali in tutta l'URSS, che ripresero solo nel 1946.

Siccome non vi era ancora una divisa, l’unica raccomandazione era che venisse rispettata la regola di abbinare il "bianco sopra e il nero sotto".

La prima uniforme fu introdotta nel 1954 e solo sui voli internazionali; era in tessuto di lana blu di alta qualità e comprendeva una camicetta, una gonna, una giacca aderente, un impermeabile, un cappotto, scarpe, guanti e cappello.

Una nuova ed elegante uniforme grigia apparve nel 1962, e venne poi sostituita con un'altra nel 1967, introdotta per i voli regolari che collegavano l'URSS al Giappone e agli Stati Uniti.

Ecco l’uniforme utilizzata nel 1962.

Se Beth Harmon - la protagonista della serie di Netflix - fosse stata una persona reale in volo dagli Stati Uniti a Mosca nel 1969, la sua assistente di volo avrebbe avuto questo aspetto:

Negli anni ‘70, l'uniforme divenne fucsia, ma il cappello rimase blu. 

La prima divisa realizzata esclusivamente per la calda stagione estiva fu introdotta nel 1971 ed era con le maniche corte. 

Nel 1975 fu introdotta un’altra nuova uniforme, forse la più appariscente di tutte: un abito blu a strisce bianche, completo di cappello che ricorda vagamente quello della serie tv. 

...o forse no?

Alla fine degli anni ‘70 fu sostituita da un’altra - non così appariscente - uniforme. 

Poco prima dei Giochi Olimpici dell’URSS del 1980, le hostess sovietiche ricevettero una divisa rinnovata che ricordava l'appariscente uniforme del 1975.

Negli anni '80 fu introdotta anche una nuova uniforme estiva.

Il 1986 fu l'anno in cui l'uniforme delle hostess venne cambiata un'ultima volta: si optò per un abito blu con sciarpe e cappelli rossi, mentre l'uniforme estiva era composta da un abito blu e da eleganti guanti bianchi. 

Clicca qui per vedere come sono oggi le uniformi delle assistenti di volo delle migliori compagnie aeree russe

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