Alle fine del XIX secolo tra i membri della famiglia imperiale e della ricca nobiltà si diffuse la moda del cosiddetto “stile russo” (русский стиль, russkij stil’). Rifacendosi alle proprie radici, molti iniziarono a costruire palazzi nello stile dei terem medievali dei boiardi (i terem erano gli alloggi occupati in passato dalle donne dell’élite moscovita, ndr), a ordinare gioielli con colorati elementi traforati e soggetti fiabeschi dipinti. Molte di queste creazioni erano realizzate dagli artigiani della corte imperiale e da famose maison di gioielli, come quella di Carl Fabergé, Pavel Ovchinnikov e Ivan Khlebnikov.
Tra gli elementi più richiesti, oltre ai materiali pregiati e alle pietre preziose e colorate, vi era la smaltatura: una tecnica che creava dipinti artistici sulla ceramica e sul metallo. I gioiellieri russi riuscirono a elevare questo mestiere a livelli di perfezione esemplari, utilizzando complesse tecniche di smaltatura, spesso applicate su uno stesso prodotto.
Tra gli artigiani più specializzati vi era Fyodor Rückert, un artista di origini tedesche. Riceveva ordini da diverse imprese, ed ebbe una lunga collaborazione con Fabergé. Rückert riuscì a riprodurre i quadri di grandi artisti della sua epoca (da Viktor Vasnetsov a Konstantin Makovskij) sui più diversi oggetti di artigianato.
L’uovo fu un regalo dello zar Nicola II alla moglie, l’imperatrice Aleksandra Fyodorvna per la Pasqua del 1906.
Era un evento ben raro che sui gioielli venissero raffigurate non scene fiabesche o della vita quotidiana, bensì scene di battaglia; in questo caso l’artista decise di rappresentare un momento della guerra russo-turca del 1877-1878, immortalata dal pittore Vasilij Vereshchagin e intitolata “Prima dell’attacco. Sotto Pleven”.
Regalo per lo zar Nicola II e la moglie, l’imperatrice Aleksandra Fyodorvna, da parte della società di borsa di Nizhnij Novgorod, 1913.
La mostra “Carl Fabergé e Fyodor Rückert. I capolavori della smaltatura russa”, allestita al Cremlino di Mosca, sarà aperta al pubblico dal 9 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021
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