C’è anche un’italiana tra i vincitori del concorso fotografico Moscow International Foto Awards (MIFA), il premio che ha come obiettivo quello di individuare e dare visibilità ai talenti di tutto il mondo, facendoli conoscere all’ambiente fotografico russo. Si tratta di Silvia Alessi, di Bergamo, premiata con la medaglia d’oro nella categoria “People” per il suo progetto “Maze of Metamorphosis. Visioni dal Giappone”, con il quale ha raccontato la società nipponica di oggi, tra fascino, tradizioni e contraddizioni. La raccolta di foto, frutto di un anno di lavoro, descrive i problemi sociali del Giappone, resi ancor più imperscrutabili per via del carattere del popolo giapponese.
La giovane artista bergamasca si è concentrata prevalentemente su tre tematiche: la danza “butoh”, sovversiva, catartica e liberatoria; le donne amputate, che reagiscono alla vita attraverso l’arte; e la sessualità. “Questo progetto mi ha portato molto più lontano di quanto pensassi all'inizio, ed è stata pura grazia - ha dichiarato Silvia -. Descrivere i problemi sociali del Giappone attraverso la fotografia si è rivelato difficile per via della serietà e della privacy tipiche di questo popolo. E la danza ‘butoh’, alla quale mi sono avvicinata per utilizzarla come strumento narrativo, mi ha travolto, rivelandosi profondamente intrecciata ai temi del mio progetto”.
Silvia ha inoltre ottenuto il secondo premio nella categoria “Self Portrait” per “My quarantine in Bergamo”, una serie di autoritratti che raccontano il tempo della pandemia in una delle zone più colpite dal virus. “Vivo a soli 4 km dall’epicentro dell’epidemia - ha spiegato -, e quando è scoppiata, ci siamo barricati tutti in casa, mentre la gente moriva negli ospedali. L'incertezza del domani, la paura dell'oggi, la situazione surreale: chiusa in casa da sola, ho voluto documentare tutte queste nuove sensazioni - solitudine, debolezza, incertezza, ansia - attraverso la fotografia”.
Silvia Alessi, che oltre a essere fotografa è anche hairdresser e make up artist, viaggia con la macchina fotografica al collo da 15 anni, documentando la vita delle persone nei luoghi più remoti del mondo. “Per molti anni ho studiato i reportage di altri fotografi sui libri o sui social media, e ho iniziato a covare una sensazione nuova dentro di me: non voglio considerare le persone come dei trofei fotografici - ho pensato - voglio raccontare le loro storie attraverso le immagini”.
Potete ammirare i progetti fotografici di Silvia sul suo sito internet www.silviaalessi.com.
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