I russi sono grandi fan dei romanzi polizieschi, e adorano Agatha Christie. Ma “Sherlock Holmes” è qualcosa di speciale per loro! Non stupisce, infatti, che la rivisitazione cinematografica sovietica di questo personaggio sia stata addirittura applaudita nel Regno Unito per l’ottima qualità delle riprese. L'attore Vasilij Livanov, che interpretava Holmes, è stato addirittura insignito dell'Ordine dell'Impero Britannico… udite udite… dalla Regina in persona!
A proposito, lo scrittore russo contemporaneo Boris Akunin ha scritto una serie di gialli in stile ottocentesco. Il protagonista, Erast Fandorin, ricorda ai lettori Sherlock Holmes: sarà per questo che i libri di Akunin sono diventati dei bestseller?
Uno dei racconti più famosi di O. Henry in Russia è “Il dono dei Magi”; tra i suoi romanzi più letti, poi, si annoverano “The Roads We Take”, “Makes the Whole World Kin” e “The Ransom of Red Chief”, che tra l’altro hanno ispirato uno dei più importanti registi sovietici, Leonid Gajdaj, per la realizzazione del film "Strictly Business", diventato un classico della commedia in Russia.
Tra gli scrittori stranieri più conosciuti in Unione Sovietica, ancora oggi nella top 10 degli autori più venduti nel paese, spicca il tedesco Erich Maria Remarque. Non stupisce, infatti, che in epoca sovietica suoi romanzi fossero molto presenti nelle librerie di molte famiglie. Uno dei libri tuttora molto amato è “Tre camerati” (portato in scena per più di 20 anni nel Teatro “Sovremennik” di Mosca).
È difficile trovare un bambino russo che non abbia letto almeno un libro sulle avventure di Tom Sawyer e Huckleberry Finn; e “Il Principe e il Povero” faceva parte del programma di studi delle scuole sovietiche, poiché dimostrava che lo status sociale non conta e che la cosa più importante è la propria personalità, la capacità di condividere e la gentilezza. Entrambi i libri sono stati trasportati al cinema.
“Alice nel Paese delle Meraviglie” è stato tradotto molte volte in russo; tra le versioni più conosciute c’è quella di Vladimir Nabokov, grande fan di Carroll.
Sia “Alice nel Paese delle Meraviglie” che “Attraverso lo specchio” hanno ispirato la realizzazione di alcuni film, con le trame in parte rivisitate.
“I tre moschettieri” è stato a lungo uno dei libri preferiti dai ragazzi sovietici: giocavano “ai moschettieri”, cercando di accaparrarsi il ruolo di d'Artagnan. D’altro canto la tradizione sovietica vedeva di buon occhio l’enfatizzazione di un personaggio che salva le fanciulle e compie atti eroici.
Molto popolare anche “Il Conte di Montecristo”, esempio di coraggio, determinazione e onore.
La popolarità del Gobbo di Notre-Dame è arrivata in Russia ben prima del famoso musical. I sovietici simpatizzavano con Quasimodo e si preoccupavano del destino di Esmeralda. Ancor più popolare in Unione Sovietica per le sue idee rivoluzionarie, “I Miserabili”.
Il 150° compleanno del romanziere francese fu addirittura celebrato con delle cartoline nel 1952. Alcuni estratti de “I Miserabili”, chiamati “Gavroche” e “Cosette”, furono pubblicati in URSS come edizioni separate. Nel 1937, “Gavroche” fu trasformato in un film, ma la trama si rivelò piuttosto diversa dall'originale.
Ogni bambino russo può ricordare perfettamente se stesso seduto nella dacia di campagna, sognando gli incredibili viaggi compiuti dai personaggi di Jules Verne. “L'isola misteriosa” e “Ventimila leghe sotto il mare” sono tra i romanzi più letti.
Mentre alcuni bambini piangevano il destino di “Zanna Bianca”, altri restavano affascinati dalla storia d’avventura di “Tre cuori”. Nel 1992, la trasposizione di questo romanzo al cinema fu uno degli ultimi film girati in Unione Sovietica.
I suoi personaggi miserabili e le strazianti trame sulla vita delle classi più basse erano piuttosto familiari per i lettori russi, cresciuti leggendo Fyodor Dostoevskij; tra l’altro diversi studiosi di letteratura ipotizzano che il padre di “Delitto e castigo” abbia preso ispirazione proprio dalle trame di Dickens per alcuni suoi lavori.
Uno dei libri più letti è “Oliver Twist”, mentre “Il Circolo Pickwick” è stato più volte proiettato al cinema e portato in scena nei teatri di Mosca. Avere una collezione delle opere di Dickens sugli scaffali di casa era il sogno di ogni persona amante della letteratura, ed era indice di grande intelletto e raffinatezza.
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