I film di Hollywood sono spesso un carnevale di cliché: una bomba può essere disattivata un secondo prima dell’esplosione, i condotti di areazione conducono sempre nel posto corretto… E anche quando si tratta di raccontare altri paesi, la fantasia dei registi sembra non avere limiti: a Parigi la Torre Eiffel si vede da ogni hotel e tutti mangiano baguette e croissant. Hollywood non rinuncia agli stereotipi nemmeno quando rappresenta la Russia: donne impellicciate, uomini con il bicchierino di vodka sempre in mano, geroglifici in cirillico… Ecco alcuni dei luoghi comuni più assurdi che appaiono nei film.
1/ La Russia è un posto triste e deprimente, mentre l’Occidente è meraviglioso
In modo più o meno cosciente, questa tecnica è utilizzata in quasi tutti i film dedicati alla Russia. Il paese più grande del mondo viene rappresentato come un luogo tetro e deprimente, dove il sole non splende quasi mai e la gente appare come una massa omogenea di individui. Tutto viene rappresentato attraverso uno sgradevole “filtro” di colori grigio-azzurro.
Francis Lawrence/20th Century Fox
Ad esempio in “Red Sparrow” (2018) i protagonisti vengono raccontati con banali stereotipi: indossano abiti militari e vestiti grigi, gli interni delle case sono sconfortanti e le strade sono quasi sempre deserte. E stiamo parlando di Mosca! Immaginate come dovrebbe essere il resto del paese!
Francis Lawrence/20th Century Fox
Questa Russia cupa contrasta nettamente con l’Occidente più brillante. E non appena la protagonista di “Red Sparrow”, interpretata da Jennifer Lawrence, si ritrova in Europa, tutto cambia. Appare subito con trucco, acconciatura nuova e vestiti brillanti. Che miracolo!
Francis Lawrence/20th Century Fox
Il film “Siberia” (2018), con Keanu Reeves come protagonista, racconta il contrabbando di diamanti dalla Yakutia. Il contrasto è lampante fin dagli ambienti interni: le case occidentali sono rappresentate con una cucina bianca e brillante, elettrodomestici moderni e colorati. L’esatto contrario delle case di Mirny, dove le cucine sono composte da mobili vecchi e sporchi, e tutto appare monotono e deprimente.
Matthew Ross/Buffalo Gal Pictures
2/ Il progresso tecnologico non ha interessato la Russia
Non si sa perché, ma la Russia contemporanea viene ritratta come un posto povero e tecnologicamente arretrato. Ricordate la “mission impossible” di Tom Cruise a Mosca (“Protocollo fantasma”, del 2011)? Il protagonista si ritrova in una via del centro cittadino dove riceve indicazioni sulla sua missione segreta attraverso un vecchio telefono pubblico di epoca sovietica: un dispositivo del tutto anacronistico nell’era degli smartphone!
Mission: Impossible - Ghost Protocol
Anche la protagonista di “Red Sparrow” utilizza un telefono pubblico per fare una chiamata… nel 2018!
3/ L’URSS esiste ancora!
Francis Lawrence/20th Century Fox
Gli interni della scuola in “Red sparrow” sono chiaramente ispirati alle istituzioni burocratiche di epoca sovietica. Le tende sono di un rosso ormai sbiadito e le pareti sono decorate con spenti mosaici sovietici. L’impressione è che si sia tornati indietro nel tempo! Nella maggior parte dei film ambientati in Russia, spuntano come funghi dettagli che rimandano al periodo sovietico.
Francis Lawrence/20th Century Fox
In “Hellboy” (2004) viene mostrata la base militare di Tobockba a Mosca, composta da un ufficio e due magazzini. Ovviamente svetta l’immagine della falce e del martello, e la scritta URSS che si intravede ogni tanto serve, a quanto pare, a terrorizzare lo spettatore americano medio.
Guillermo del Toro/Universal Studios
4/ La Russia senza neve? Stiamo scherzando?!
Siate onesti: è impossibile ricordarsi un film di Hollywood in cui la Russia venga mostrata senza neve! “Danko (Red heat)” non conta! E il cinema americano non fa altro che mostrare strade innevate tutte identiche! Prendiamo, ad esempio, il quartiere dormitorio di periferia mostrato in “Red sparrow”: un posto deserto, con un cane randagio che gironzola per le strade.
Francis Lawrence/20th Century Fox
E che impressionante la strada innevata - totalmente deserta - che conduce alla scuola di intelligence!
Francis Lawrence/20th Century Fox
Una scena identica la si può vedere anche in “Hellboy”, dove i protagonisti si mettono alla ricerca della tomba di Rasputin a Volokolamsk, nella regione di Mosca.
Francis Lawrence/20th Century Fox
In “Siberia”, film ambientato in Yakutia, non c’è abbastanza neve: il film infatti era stato girato in Canada in un periodo ancora caldo dell’anno, motivo per cui le foglie verdi degli alberi creano un forte contrasto.
Guillermo del Toro/Universal Studios
Nelle scene più drammatiche, gli autori aggiungono neve in abbondanza.
Guillermo del Toro/Universal Studios
E l’inverno sembra “inseguire” i russi non solo a casa propria, ma anche in qualsiasi altro angolo della terra: in “Red” (2010), un film che racconta la storia di alcuni agenti ormai non più in servizio, il personaggio interpretato da Bruce Willis arriva all’ambasciata russa… e anche se nelle scene precedenti faceva caldo, esattamente di fronte all’ingresso dell’ambasciata scoppia una bufera di neve.
Matthew Ross/Buffalo Gal Pictures
E l’entrata dell’ambasciata è ovviamente vigilata... da orsi!
Robert Schwentke/Summit Entertainment