"Questa città è una prostituta con macchie rosse sulla fronte": ecco un incipit molto caratteristico per i Rammstein, il famoso gruppo industrial metal tedesco. La frase segna l’inizio di una loro canzone scritta nel 2004 e dedicata a Mosca. E anche se “prende a schiaffi” la sontuosità della città, il brano esprime un amore sincero nei confronti della capitale russa, e chiude dicendo: “(Mosca) è ancora la città più bella del mondo”.
Michael Jackson ha scritto questa canzone nel 1993 all'Hotel Metropol di Mosca, presumibilmente in uno stato di forte depressione. Si tratta di una triste canzone che parla di uno straniero che cammina per le strade di una città sconosciuta, da solo sotto la pioggia.
Gli Scorpions hanno scritto questa canzone subito dopo il maxi concerto che hanno tenuto a Mosca nel 1989. Il brano è ispirato alla perestrojka e alle riforme liberali introdotte nell’ultimo periodo di vita dell’Urss. E anche se la canzone non menziona direttamente Mosca, le sue primissime frasi non lasciano alcun dubbio: “I follow the Moskva down to Gorky Park...” (seguo il fiume Moscova fino a Gorky Park,).
Questa canzone, scritta nel 2004 dal gruppo indie pop americano Brazzaville, è un romantico omaggio alla capitale russa. Non parla direttamente di Mosca, ma racconta del viaggio intrapreso per raggiungere la città.
Ecco il punk inglese, quello rozzo e semplice. Gli anni ’70 erano gli anni della disco, e il cantante Ian Carnochan si chiedeva se a Mosca la gente balla in discoteca: “I wonder if they’re dancing disco in Moscow”.
Il cantante folk rock scozzese Al Stewart ha scritto questa canzone nel 1973, in piena guerra fredda. Ripercorre gli eventi della Seconda guerra mondiale e Mosca viene cantata da un soldato, protagonista della canzone, che la sta proteggendo dai nemici.
“Hey, miss Mosca, qual è la tua storia?”, chiede il cantante parlando di una bella ragazza russa che racconta di essere una ballerina. Lui non le crede, e presume: “Maybe a student of the agricultural plan” (forse è una studentessa del piano agricolo). E così, bevendo vodka, i due parlano e sboccia l’amore.
Non è esattamente la canzone più intellettuale firmata dal gruppo pop tedesco Dschinghis Khan, ma è sicuramente molto divertente e piena di risate. Registrata poco prima delle Olimpiadi di Mosca, nel 1979, si credeva che contenesse frasi dispregiative o scherzi poco piacevoli sulla Russia. Oggi invece è una vera hit!
Ecco una romantica canzone pop francese del 1964, dove il protagonista incontra una bella guida russa di nome Natalie, che lo porta in giro e lo ammalia, mentre bevono cioccolata calda nel bar Pushkin. Una curiosità: negli anni Sessanta a Mosca non esisteva ancora il ristorante Pushkin, inventato dall’autore della canzone. Oggi invece esiste ed è uno dei locali più rinomati della città.
Questa è una canzone serba del 1984 che narra l’incontro con una bellissima ragazza di nome Tamara, avvenuto per le strade di Mosca. Ovviamente lui si innamora di lei, ma fuori fa talmente freddo che il cantante mette in dubbio addirittura i propri sentimenti.
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