I dieci personaggi più famosi della letteratura russa

Getty Images; Lev Kulidzhanov/Gorky Film Studio, 1970; King Vidor/Paramount Pictures, 1956
Anche se non siete avidi lettori, certamente conoscerete alcuni di loro, se non tutti

Definire la “popolarità” può essere difficile, specialmente quando si parla di personaggi immaginari. Per questo abbiamo applicato differenti criteri a queste persone gloriose (o terribili), figlie dell’immaginazione degli scrittori russi: il numero di volte in cui sono state interpretate al cinema, le ricerche su Google, e così via. Ecco cosa ne abbiamo tratto:

10. Evgenij Bazarov

Un nichilista è una persona che rifiuta ogni valore a cui la società si aggrappa, uno che grida forte “Al diavolo, sono solo ipocrisia e sciocchezze!” Il concetto in sé è piuttosto antico, ma in Russia è stato Ivan Turgenev (1818-1883) a tratteggiare il nichilista ideale, Evgenij Bazarov, nel suo romanzo più famoso “Padri e figli” (1862).

Il giovane dottor Bazarov critica decisamente tutte le conversazioni intellettuali sulla politica e sull’amore che sente fare da chi lo circonda, trovando queste chiacchiere insensate. Lavora molto, cerca di aiutare le persone, ma poi capirà di essere tragicamente inutile come tutti gli altri.

9. Aljosha Karamazov

Tra i tre fratelli Karamazov, protagonisti dell’omonimo romanzo di Fjodor Dostoevskij (1821-1881), Aljosha è il più giovane, il più popolare su Google, e il personaggio più amato del suo autore. Mentre i suoi fratelli Dmitrij e Ivan simboleggiano rispettivamente la passione e il razionalismo, Aljosha incarna l’anima cristiana, lontana dal peccato e piena di amore. Funziona da specchio per gli altri personaggi, che, parlando con lui, sempre pieno di misericordia e di comprensione, si rivelano per quello che sono. Più tardi entra in monastero, ma a quanto pare Dostoevskij, che progettava il seguito del romanzo ma morì troppo presto per realizzarlo, avrebbe poi voluto farlo diventare un rivoluzionario.

8. Natasha Rostova

Proprio come Aljosha, Natasha Rostova, la giovane nobildonna di “Guerra e pace” di Lev Tolstoj (1828-1910), si è dimostrata più popolare degli altri due protagonisti di quell’epopea (Pierre Bezukhov e Andrej Bolkonskij), secondo Google. Ciò non sorprende: né Pierre né Andrej sono stati interpretati da Audrey Hepburn (nel film hollywoodiano del 1956).

Nel corso dei quattro tomi di “Guerra e pace”, Natasha si trasforma da adolescente ingenua di 13 anni, in appassionata ragazza in cerca d’amore, e quindi in madre di quattro bambini; insomma segue l’ideale di Tolstoj dell’evoluzione femminile. In tutto il libro Natasha è una creatura gentile, sempre pronta ad aiutare chi le sta vicino.

7. Professor Woland

“They tell all your children/ The devil he’s a villain / It ain’t necessarily so”, recita una vecchia canzone dei Bronski Beat, e Mikhail Bulgakov (1891-1940), l’autore de “Il maestro e Margherita”, non poteva essere più d’accordo. Il professor Woland, inizialmente indicato come “uno straniero” che visita Mosca negli anni Trenta, è in realtà il diavolo, che è arrivato per ispezionare la capitale socialista in compagnia di demoni grotteschi.

Bulgakov non mostra Woland come una creatura malvagia: è più un filosofo che punisce solo le persone cattive e osserva i cittadini sovietici con interesse, solo per scoprire che non c’è nulla di nuovo in loro. E alla fine vola via, lasciando un odore pungente di zolfo nell’aria.

6. Ilja Oblomov

I personaggi eponimi si distinguono sempre, ma non è la sola cosa che rende speciale il protagonista del romanzo “Oblòmov” di Ivan Goncharov (1812-1891). In tutto il libro, per lo più si trova sdraiato sul divano fantasticando di grandi cose che realizzerà, ma senza mai fare nulla.

La sua è una pigrizia molto russa: sognare qualcosa di grande ma, per paura, non fare nemmeno un passo. “C’è una parte importante di Oblomov in ognuno di noi”, scrisse il critico Nikolaj Dobroljubov, contemporaneo di Goncharov. Quindi, in una certa misura, Oblomov è il personaggio letterario più russo mai venuto alla luce. Ed è entrato in molti dizionari esteri, anche in quello italiano, dove alla voce “oblomovismo” si legge “atteggiamento di apatica e fatalistica indolenza”.

5. Jurij Zhivago

Altro personaggio eponimo (dal romanzo di Boris Pasternak del 1957, “Il dottor Zhivago”), Jurij Zhivago è un medico la cui vita è segnata dagli orrori delle rivoluzioni e della guerra civile nella Russia del ventesimo secolo, ma che non perde mai la sua dignità. “Il dottor Zhivago” portò a Pasternak il Premio Nobel e molti problemi in patria (le autorità sovietiche erano insoddisfatte di un simile romanzo). L’opera rimane un successo; ha avuto diversi adattamenti cinematografici, tra cui la mini serie tv del 2002 con Keira Knightley nei panni di Lara e, ovviamente, il film del 1966 da cinque Oscar con Omar Sharif, Julie Christie, Geraldine Chaplin, Alec Guinness e molti altri grandi artisti.

4. Evgenij Onegin

In Russia l’“Eugenio Onegin”, un romanzo in versi di Aleksandr Pushkin (1799-1837), è uno dei libri più famosi di sempre e una lettura obbligatoria a scuola. I bambini devono persino impararne interi brani a memoria, così se lo ricorderanno per il resto della vita, che piaccia loro o no.

Fuori dai confini russi, le persone hanno meno familiarità con la storia di Onegin: un giovane aristocratico viziato che rovina la vita degli altri, e finisce per fare a pezzi anche la sua. Ma diverse traduzioni in altre lingue, l’opera di Pjotr Chaikovskij e un film britannico-americano del 1999 con Ralph Fiennes, sicuramente contribuiscono alla popolarità di Onegin. Lo abbiamo inserito al primo posto nella lista dei più grandi personaggi negativi della letteratura russa, ma questo non rende la sua storia meno interessante.

3. Rodion Raskolnikov

Il più popolare tra tutti i personaggi di Dostoevskij, Raskolnikov di “Delitto e castigo” è da tempo diventato un meme che uccide vecchie signore con un’ascia. Ma ai tempi di Dostoevskij egli incarnava l’idea di un intellettuale peccatore che osa uccidere a causa delle sue idee. Paga un prezzo salato, però, non solo per essere scoperto e imprigionato ma, cosa più importante, per il grande rimorso e il crollo morale.

2. Lolita

Tecnicamente, Vladimir Nabokov (1899-1977) ha scritto “Lolita” (nel 1955) in inglese, e l’eroina omonima del romanzo è americana, ma siccome Nabokov era un autore russo e ha poi tradotto lui stesso il libro in russo, non abbiamo potuto fare a meno di includerla nella lista. Storia della passione per una una ragazzina raccontata da un narratore che oggi non esiteremmo a definire pedofilo, Lolita ha scatenato una tale tempesta negli ambienti benpensanti degli Stati Uniti al momento della pubblicazione, da diventare indimenticabile. Ci sono stati numerosi adattamenti: due film (uno di Stanley Kubrick), un musical, due balletti e un’opera.

Il personaggio di Lolita rimane il simbolo dell’innocenza perduta, anche se la vediamo attraverso gli occhi di un molestatore, che la ritrae come una ragazza un po’ viziosa e insidiosa. A ogni modo, è impossibile non addolorarsi per il suo destino. Forse è questo il motivo per cui rimane così famosa.

1. Anna Karenina

È una vera campionessa, il che non sorprende: protagonista dell’omonimo romanzo di Lev Tolstoj, adattata per lo schermo circa trenta volte da registi e cineasti di ogni tipo, è semplicemente il ritratto per eccellenza di una donna forte e appassionata, il cui desiderio di felicità si scontra tragicamente con i valori conservatori della Russia del XIX secolo. Se uno straniero conosce un solo personaggio di tutti i romanzi russi, c’è una grande probabilità che sia Anna Karenina.

E tu, quale personaggio della Letteratura russa sei? Ecco il test per scoprirlo 

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