Nell’anno di Matera Capitale Europea della Cultura, la città lucana si presenta alla Russia, con le sue tradizioni, i paesaggi, i personaggi e la storia. Davanti al pubblico della Biblioteca di Letteratura Straniera di Mosca, la città dei sassi si è raccontata oggi, 16 maggio, attraverso le voci del giornalista Filippo La Porta, del sindaco del comune di Aliano Luigi De Lorenzo e del sindaco di Moliterno Giuseppe Tancredi. Un viaggio nei luoghi e nel passato, per raccontare tradizioni antiche da salvaguardare e una cultura da promuovere.
Organizzata nell’ambito della Settimana della Cultura Italiana della Biblioteca di Letteratura Straniera, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Mosca, PRIA e l’Istituto Italiano di Cultura di Mosca, la conferenza ha ospitato gli interventi del celebre italianista, poeta e traduttore Evgenij Solonovich e della traduttrice Anna Yampolskaya.
Punto di partenza nonché figura centrale dell’incontro, lo scrittore Carlo Levi, tra i più significativi narratori del Novecento, confinato in Lucania per attività antifascista. Con il suo libro ‘Cristo si è fermato a Eboli’, tradotto anche in russo, Levi “ha dato grande importanza non solo alla cultura del Mezzogiorno, ma di tutti i Sud del mondo”, ha detto nel suo intervento la dirigente dell’Ufficio regionale Sistemi Culturali e Turistici e Cooperazione internazionale della Regione Basilicata, Patrizia Minardi. “Levi ha messo in evidenza come il Mezzogiorno e il Sud in generale non rappresentino miseria, bensì ricchezza spirituale. Con Matera Capitale Europea della cultura vogliamo mettere in evidenza questi valori spirituali e umani, quei valori evidenziati dallo stesso Carlo Levi”.
Una terra che viene raccontata oggi non solo grazie all’ampia produzione cinematografica degli ultimi anni (più di 50 i film girati a Matera), ma anche attraverso il fitto programma di eventi culturali in corso fino alla fine del 2019. Non manca il legame con la Russia, paese che Carlo Levi ha visitato e amato, e che sarà fonte di ispirazione per la stesura del suo libro “Il futuro ha un cuore antico. Viaggio nell’Unione Sovietica”, pubblica nel 1956 dopo una sua visita a Leningrado, a Kiev, in Armenia e in Georgia. Il legame con la Russia prosegue poi con la mostra fotografica di Anastasia Khoroshilova dedicata alla Basilicata, presentata oggi durante la conferenza a Mosca, e l’omaggio che il comune di Aliano prevede di dedicare alla terra degli zar con una rassegna di manifesti della Rivoluzione russa.
“La fotografa Anastasia Khoroshilova, che ha esposto anche alla Biennale di Venezia, ha realizzato in Basilicata una serie di scatti che raccontano una connessione tra il passato e il presente. E nei ritratti dei suoi protagonisti si percepisce tutta la forza di quella cultura”, ha detto la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura Olga Strada.
Durante la conferenza, ampio spazio è stato dato al Parco letterario “Carlo Levi” di Aliano che, nelle parole del sindaco Luigi De Lorenzo, ha lo scopo di valorizzare e tutelare i luoghi di ispirazione letteraria del “Cristo si è fermato a Eboli”. Nato alla fine degli anni Novanta, il parco è oggi centro e promotore di numerose attività culturali capaci di attirare l’attenzione di un pubblico nazionale e internazionale.
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