Il quadro “Ai Petri. Crimea” del pittore Arkhip Kuindzhi, incredibilmente rubato lo scorso gennaio nella galleria Tretyakov di Mosca sotto gli occhi di decine di persone, ha ispirato una nuova linea di souvenir. L’idea è stata realizzata dal Museo russo di San Pietroburgo, che ospita l’opera nella sua collezione permanente.
Le immagini di borse, grembiuli e t-shirt con la stampa del celebre quadro sono state pubblicate sulla pagina Instagram del museo.
“Abbiamo lanciato una linea di souvenir ispirata al dipinto - si legge nel post pubblicato dal Museo -. Speriamo che questi oggetti siano fonte di buon umore, di ispirazione per futuri viaggi e che raccontino al mondo il vostro amore per l’arte russa”.
Il furto, il cui video è diventato in poche ore virale, è avvenuto lo scorso gennaio nella Galleria Tretyakov di Mosca durante un’esposizione temporanea dedicata ad Arkhip Kuindzhi (1842-1910), artista di origine greca, considerato uno dei migliori paesaggisti russi, famoso soprattutto per il suo sapiente utilizzo della luce.
La mostra si era trasformata nel set del “crimine perfetto” quando uno dei visitatori, con nonchalance, ha staccato dal muro il quadro e si è allontanato senza che nessuno intervenisse.
Il quadro rubato, dipinto tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, raffigura una delle più suggestive catene montuose della Crimea. Il suo valore è pari a 12 milioni di rubli (181.000 dollari). È stato ritrovato e recuperato poche ore dopo il furto.
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