Quest’anno, per la prima volta nella storia del Padiglione russo alla Biennale di Venezia, il curatore del progetto non sarà un singolo, bensì un’intera organizzazione: il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo.
Già da novembre 2017 si sapeva che l’Ermitage sarebbe stato partner della 58esima Biennale d’Arte, che si terrà dall’11 maggio al 24 novembre 2019. Ma a pochi mesi dall’inaugurazione, il direttore del museo pietroburghese Mikhail Pyotrovskij ha annunciato al giornale Gorod 812 che il museo non solo sarà partner e co-organizzatore della mostra, ma anche curatore.
Il commissario del Padiglione russo Semen Mikhajlovskij aveva in precedenza annunciato che la Russia si preparava a far sfoggio di una grande mostra collettiva.
“Non sarà la mostra di un unico artista e non sarà associata a un solo tipo di arte. Ci saranno videoinstallazioni, forse un film, fotografie, sculture e molti altri oggetti. Mi piacerebbe che ci fossero suoni e musica”, ha detto Mikhajlovskij alla presentazione dell’esposizione al Forum Culturale internazionale di San Pietroburgo.
Così come aveva fatto sapere Pyotrovskij, il Padiglione russo quest’anno renderà omaggio anche ad Aleksandr Sokurov, vincitore del Leone d’Oro nel 2011 a Venezia con il suo film “Faust”.
Spazio anche ai lavori di Aleksandr Shishkin-Khokusay, artista a tutto tondo le cui opere spaziano dal teatro all’arte moderna, e agli studenti dell’Accademia delle Belle Arti, di cui Mikhajlovksij è rettore.
Da ricordare che l’Ermitage aveva già partecipato alla Biennale di Venezia nell’ambito del programma di arte contemporanea “Ermitage 20/21” ed era stato più volte coinvolto nell’organizzazione di mostre ed esposizioni dell’Università Ca’ Foscari.
L'Esposizione Internazionale d'Arte, la "grande madre" di tutte le Biennali, è stata istituita nel 1895 e ha da subito ottenuto un ruolo di primissimo piano tra le rassegne d'arte di respiro internazionale: prestigio che si mantiene inalterato anche ai giorni nostri per la capacità della Biennale di precorrere le nuove tendenze dell'arte e, allo stesso tempo, di proporre secondo rinnovate prospettive opere e autori di ogni epoca.
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