Palekh, una cittadina nell’oblast di Ivanovo a 350 km da Mosca, vanta una lunga tradizione nel campo dell'iconografia russa. Nel XIX secolo si affermò infatti come centro per la produzione di immagini sacre e ancora oggi i suoi lavori di artigianato godono di grande prestigio.
Nell’immagine è raffigurata “La fiaba dello zar Saltan, di suo figlio il famoso e possente bogatyr, principe Gvidon Saltanovich, e della bellissima zarevna-Cigno”, la favola in tetrametri trocaici e rime baciate scritta da Aleksandr Pushkin nel 1831.
Il villaggio è considerato la culla delle miniature in lacca, uno dei tipi di artigianato più rappresentativi e simbolici della Russia, realizzato perlopiù su scatole e portagioie.
I motivi raffigurati prendono spunto soprattutto dalle favole della tradizione russa, ma spaziano anche dalle scene di caccia alle immagini floreali, dai paesaggi invernali alle battaglie.
Nel periodo sovietico le miniature di lacca di Palekh furono utilizzate anche per la propaganda: sulle scatole laccate venivano raffigurati i soldati dell’Armata Rossa nella dura lotta per il Comunismo, gli scioperi operai e scene in omaggio alla Rivoluzione.
In quest’immagine sono raffigurate le tre donne di cui si parla nella parte iniziale de “La fiaba dello zar Saltan” di Pushkin.
Nella foto, una scena tratta da “La fiaba del pescatore e del pesciolino” di Pushkin (1833).
Palekh è conosciuta in tutto il paese e all’estero per la straordinaria pittura d’icone, un’arte nata all’inizio del XIX secolo e che ha avuto una profonda influenza sulla successiva produzione delle miniature laccate. Nella foto, una scena tratta da “Il cavallino gobbo” di Pyotr Ershov (1830).
I dipinti vengono realizzati principalmente su fondo nero e impreziositi da dettagli dorati. Proprio come nelle icone, i colori più utilizzati sono il verde, il rosso e il giallo. Nella foto, una scena tratta “La favola del principe Ivan, dell'uccello di fuoco e del lupo grigio” di Aleksandr Afanasiev.
Un’altra scena tratta da “La favola del principe Ivan, dell'uccello di fuoco e del lupo grigio”.
Nella foto, una scena tratta da “Il matrimonio di Pavel”, poema di Aleksej Koltsov del folklore russo (1836).