1. “Quando volano le cicogne” – 1957
È la tragica storia di una donna (Veronika), il cui amato (Boris) parte per il fronte della Seconda guerra mondiale e non torna. Nel frattempo, lei sposa il cugino di lui, il pianista Mark, ma poi lo lascia, perché continua disperatamente a sperare in un ritorno di Boris. Soffre molto e nutre una speranza irrazionale anche dopo la fine della guerra. Alla fine del film, Veronika, in abito da sposa, saluta i soldati che tornano dal fronte, ancora alla ricerca del suo fidanzato. Questa storia d’amore, colpa e redenzione ha vinto la Palma d’oro al Festival di Cannes nel 1958. Emir Kusturica l’ha definito “un vero film in 3D, che penetra nell’anima di chi lo guarda”.
2. “Ljubov i golubi” (“Amore e piccioni”) – 1984
Questa commedia romantica fece furore al botteghino al momento dell’uscita. Al centro della storia c’è un abitante di campagna che, come ricompensa dopo un infortunio, ha l’opportunità di andare in un resort al mare e si innamora di una donna di città, fino a decidere di trasferirsi da lei. Eppure, la sua famiglia sente la sua mancanza e lo vuole indietro (così come i piccioni che egli alleva), e lui deve decidere cosa fare, anche se l’attrazione del suo luogo natio non gli lascia molta possibilità di scelta. È un mondo bello, commovente e pieno di persone davvero meravigliose.
3. “Pace a chi entra” – 1961
Girato dal famoso duetto di registi sovietici Aleksandr Alov e Vladimir Naumov, il film è ambientato proprio alla fine della Seconda guerra mondiale. Racconta di come i soldati sovietici accompagnino una donna tedesca incinta in ospedale. Il tenente che si occupa della missione alla fine dell’operazione è completamente trasformato e molto più maturo. Un altro soldato sovietico che è diventato sordo e muto per lo choc della guerra dimostra le sue migliori qualità, avendo cura della donna, anche se è stata la causa della morte di un suo compagno. Il film si conclude con la nascita di un bambino in un nuovo mondo pacifico.
4. “Zhestokij romans” (“Una romanza crudele”) – 1984
Basato sul dramma classico del XIX secolo “Senza dote” di Aleksandr Ostrovskij, il film racconta la tragica storia di una giovane donna povera che è innamorata di un riccastro ,che ricambia ma che sceglie di sposare una donna ricca. La protagonista si dispera quando capisce di non poter avere per sé chi ama. Nel frattempo, i ricchi locali le propongono il ruolo di amante e lei sembra accettarlo, date le circostanze. Tuttavia, viene uccisa da un uomo geloso e patetico che aveva accettato di sposare, prima di sfuggirgli per andare in crociera fluviale con il suo amato. Prima di morire, ringrazia il suo assassino che, a quanto dice, le salva da un destino che odia.
L’attore e regista Nikita Mikhalkov, che ha interpretato l’uomo amato dalla protagonista in questo teso dramma psicologico, ha affermato che lei non era la vittima di un seduttore calcolatore ma della “larghezza della sua anima”. Nel film c’è molta musica gitana che, secondo il regista, Eldar Rjazanov, “crea la tensione che i nostri antenati amavano così tanto.”
5. “La mia tenera e gentile bestia” – 1978
Questa è un’altra storia di una ragazza bella e infelice. È povera e oscilla tra amore e sicurezza, mentre si lascia coinvolgere in storie con tre uomini che vivono vicino a lei. Si sposa con uno, ha una relazione con un altro e confessa il suo amore al terzo. Tutta la complessità psicologica della situazione in cui si trova la giovane donna è palpabile nella scena più famosa, in cui balla con il suo nuovo marito mentre ricorda il tempo con il suo amante e piange e sorride allo stesso tempo. Finisce come era prevedibile male, quando viene uccisa da uno di loro. Il film è basato sulla commedia di Anton Cechov “Dramma di caccia” (tradotto anche come “Caccia tragica”).
La melodia memorabile della scena danzante è stata composta da Evgenij Doga, un compositore sovietico moldavo, come del resto il regista, Emil Loteanu. Dicono che persino il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan abbia apprezzato questa melodia immensamente popolare, anche se non è chiaro come ci si sia imbattuto. Alcuni media russi affermano che l’abbia definita la sua “melodia moderna preferita”.
6. “Mosca non crede alle lacrime” – 1980
Sorprendentemente, Reagan ha qualcosa a che fare anche con questo film. Dicono che lo abbia guardato diverse volte prima di incontrare il leader dell’Unione Sovietica Mikhail Gorbachev, “per capire meglio l’anima russa”.
Il film, vincitore di un Oscar, è la storia di tre amiche. Una di loro, il protagonista principale Katerina, è determinata a costruirsi una carriera e a entrare all’università. Un’altra vede la vita a Mosca come una grande lotteria, mentre la terza lavora in un cantiere edile e sposa un compagno di lavoro. Contro ogni previsione, Katerina ottiene una carriera spettacolare e trova un vero amore, interpretato dallo stesso attore dell’amante di Veronika in “Quando volano le cicogne”, Aleksej Batalov. Reagan non è il solo ad aver visto il film più volte: milioni di russi hanno fatto lo stesso.
7. “Brother” – 1997
Il film drammatico del regista Aleksej Balabanov, (1959-2013) “Brat” (“Brother” per il mercato estero), è diventato un cult in Russia. Ha anche un sequel, “Brat 2” (titolo italiano: “Il fratello grande”), che probabilmente è stato ancora più popolare. “Brother” racconta la storia di un giovane, Danila, che ha recentemente prestato servizio militare e poi è andato a San Pietroburgo per stare con suo fratello. Quest’ultimo si rivela essere un sicario e lo coinvolge nei suoi loschi giri. Più tardi lo tradisce, ma Danila lo perdona, ricordandogli del periodo della loro infanzia.
Danila è visto come una persona guidata dagli ideali di giustizia e dal desiderio di aiutare chi ha bisogno. Tuttavia, è anche un uomo d’azione che ricorre facilmente alla violenza per sostenere le sue convinzioni, e non vede problemi nell’uccidere.
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