Vite che diventano letteratura: ecco a chi erano ispirati i protagonisti dei grandi romanzi russi

Cultura
ALEKSANDRA GUZEVA
Secondo alcuni critici letterari, il personaggio di Dmitrij Karamazov sarebbe ispirato a un criminale che Dostoevskij aveva conosciuto durante il suo esilio in Siberia. Mentre il progatonista di “Guerra e pace” sarebbe l’alter ego di un uomo molto vicino a Tolstoj...

1/ Margherita nel libro “Il Maestro e Margherita” di Mikhail Bulgakov

Molti studiosi sostengono che il personaggio di Margherita descritto da Bulgakov si ispirasse alla ex moglie dello scrittore, Elena Sergeevna. Quando si conobbero, anche Elena - così come Margherita - non era libera: era sposata con un importante leader militare, Evgenij Shilovsky.
La critica letteraria Marietta Chudakova sostiene che lo scrittore avesse intuito la collaborazione tra Elena Sergeevna e l’NKVD (Commissariato del popolo per gli affari interni). Ciò potrebbe spiegare il fatto che Bulgakov non fu arrestato e che ebbe la possibilità di trascorrere delle serate in compagnia di ospiti stranieri.

2/ Ostap Bender nel libro “Le 12 sedie” di Ilya Ilf ed Evgenij Petrov

L’ufficiale di polizia giudiziaria Osip Shor, amico degli autori Ilf e Petrov, era un vero giramondo, proprio come il protagonista del libro Ostap Bender, giovane astuto che si lancia alla ricerca delle famose sedie insieme all'umile impiegato Ippolit Vorobyaninov.
Dopo aver terminato gli studi a San Pietroburgo, Shor si è trasferito a Odessa, sua città natale, e lì ha vissuto per due anni senza un soldo in tasca e coinvolto da incredibili avventure. Le sue peripezie hanno ispirato gli autori del romanzo, come quella volta in cui Osip Shor ha vantato doti d’artista, senza essere assolutamente in grado di disegnare...

3/ Andrej Bolkonskij nel libro "Guerra e pace" di Lev Tolstoj

Esistono varie teorie sui prototipi che avrebbero ispirato Tolstoj nella creazione di Andrej Bolkonskij. La più diffusa sostiene che lo scrittore avesse preso spunto dal fratello, fidanzato con la sorella di Sofia Andreevna, moglie dello stesso Tolstoj.
Secondo alcuni critici letterari, alcuni tratti biografici del personaggio sarebbero nati dalla storia del tenente generale Nikolaj Tuchkov. Proprio come Bolkonskij, anche Tuchkov intraprese una brillante carriera militare e assunse un ruolo di comando durante la guerra con Napoleone. E proprio come Andrej, anche Nikolaj Tuchkov fu ferito a morte durante la battaglia di Borodino e morì a Yaroslavl.
Un altro possibile prototipo al quale potrebbe essersi ispirato Tolstoj durante la stesura del suo libro, potrebbe essere il principe Dmitry Golitsyn: egli fu ferito a Borodino dal frammento di una granata e morì poco dopo, però in un’altra città, a Vladimir.

4/ Dmitrij Karamazov nel libro “I fratelli Karamazov” di Fyodor Dostoevskij

La trama del romanzo è ispirata a fatti realmente accaduti. Durante il suo esilio in Siberia, Dostoevskij venne a conoscenza di un caso criminale degno di nota: un tale Dmitrij Ilyinskij era stato accusato di parricidio, e per questo imprigionato.
Dostoevskij incontrò l’assassino e prese ispirazione da quell’uomo per tratteggiare il personaggio di Dmitrij Karamazov: il nome è lo stesso, così come alcune caratteristiche fisiche e caratteriali (ad esempio il carattere violento e appassionato, intervallato da una certa nobilità interiore).

5/ Aleksandr Chatsky nel libro “Che disgrazia l’ingegno” di Aleksandr Griboedov

La commedia in versi di Griboedov, pubblicata nel 1825, racconta la storia dell’intellettuale illuminato Chatsky che torna a Mosca dopo un lungo viaggio in Europa. Lì incontra uno stile di vita e valori completamente diversi, e al suo rientro in patria viene colto dall’indignazione.
Secondo alcuni critici letterari, il prototipo di Chatsky potrebbe essere Pyotr Chaadaev, giornalista e membro di una società segreta rivoluzionaria che ha partecipato alla guerra con Napoleone nel 1812. Chaadaev aveva viaggiato molto in Europa, ne aveva studiato il pensiero filosofico, arrivando a criticare profondamente lo stato delle cose in Russia, denunciando l’arretratezza del paese e la stagnazione spirituale.