Caterina II sedotta dalla musica napoletana: una mostra-evento all'Ermitage celebra questo legame

Cultura
RUSSIA BEYOND
Nel Settecento l’imperatrice aveva invitato alla corte degli zar alcuni musicisti e compositori italiani, come Giovanni Paisiello e Domenico Cimarosa. Dal 15 al 25 novembre 2018 la mostra “Prodigioso Movimento” al Museo Ermitage ripercorrerà il legame culturale che ha unito Napoli e San Pietroburgo. Esposti anche i pianoforti originali donati dalla zarina ai due artisti italiani

Caterina II amava la musica napoletana. Se ne era innamorata a tal punto da volere a corte, nella San Pietroburgo del Settecento, rinomati musicisti e compositori italiani, come Giovanni Paisiello (1740 – 1816) e Domenico Cimarosa (1749 – 1801). Ne nacque un profondo legame, che nell’immaginario culturale internazionale diede origine al “mito di Napoli”, oggi riportato in vita da un grandioso evento espositivo-musicale: dal 15 al 25 novembre 2018, in occasione della VII edizione del Forum Internazionale della Cultura di San Pietroburgo, dove è atteso anche il ministro italiano della Cultura Alberto Bonisoli, il Museo Ermitage ospiterà la mostra “Prodigioso Movimento. Paisiello e Cimarosa alla corte di Caterina II” (inaugurazione il 15 novembre alle 18 nel Foyer del Teatro del Museo Ermitage).

L’esposizione, nata da un’idea di Marc Innaro e curata da Cesare Corsi, Luigi Ficacci e di Tatiana Bushmina, in collaborazione con l’Associazione MetaMorfosi e il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, riallaccia i fili di quello speciale rapporto che condusse in Russia, alla corte di Caterina II, alcuni rinomati musicisti napoletani dell’epoca.

Nel settembre del 1776, ad esempio, Giovanni Paisiello arrivò nell'allora capitale dell'Impero Russo e lì divenne insegnante di musica della Granduchessa Maria Fyodorovna, futura seconda moglie dell'imperatore Paolo I.

In occasione della mostra, idealmente suddivisa in due parti, saranno infatti esposti alcuni materiali didattici scritti da Paisiello per la Granduchessa, oltre ai documenti che testimoniano l’attività di “istitutori musicali” svolta dai due artisti presso la famiglia imperiale. Per Maria Fyodorovna, ad esempio, Paisiello scrisse il concerto per pianoforte in Fa maggiore, esposto insieme a "Le regole per bene accompagnare il partimento" che contengono gli elementi del suo insegnamento.

L’altra parte dell’esposizione si concentra invece sulle opere teatrali scritte dai due musicisti per San Pietroburgo e per il teatro dell’Ermitage, ad esempio la "Vergine del Sole", "La Felicità Inaspettata" e "Atene Edificata" di Cimarosa. Il pubblico potrà inoltre ammirare spartiti rari, manoscritti autografati, opere pittoriche e scultoree.

Per l’evento, poi, torneranno eccezionalmente in Russia i due pianoforti originali che la zarina donò a Paisiello e Cimarosa, oggi conservati nel Museo degli Strumenti Musicali del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli.

A testimonianza del fascino che Napoli esercitava in quel periodo, saranno esposti anche alcuni dipinti del Museo dell’Ermitage, come “Veduta nelle vicinanze di Sorrento” di Claude Joseph Vernet, “Veduta di Napoli dal Castello di Sant’Elmo” di Jules Ruinart De Brimont e “Lezione di Musica” di Gaspare Traversi.

Nel giorno dell’inaugurazione, alle 18.30, nel Teatro del Museo Ermitage il pubblico avrà l’imperdibile opportunità di ascoltare le note del pianoforte originale donato da Caterina II a Giovanni Paisiello. Lo strumento sarà poi protagonista del concerto “La magia degli antichi pianoforti”, realizzato dal Teatro Music Hall di San Pietroburgo con l’Orchestra “Severnaja Sinfonija”, diretta dal Maestro Fabio Mastrangelo. Per l’occasione al Teatro del Museo Ermitage verranno riproposti alcuni frammenti de “La Vergine del sole”, oggi perlopiù sconosciuta al pubblico, e inseriti all’interno di un più ampio programma curato dal Maestro Fabio Mastrangelo e dal Maestro Eugenio Ottieri, in collaborazione con il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli e l’Associazione MetaMorfosi.

L’evento, sostenuto da General Invest e Banca Intesa, è realizzato in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Mosca, l’Istituto italiano di Cultura di San Pietroburgo e il Museo Ermitage.

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