Trololo e gli altri: cinque canzoni russe diventate virali

Dmitrij Korobeinikov/Sputnik
Vocalizzi estremi, boyband sovietiche e addirittura l’inno dell’Urss in versione remix. Ecco i pezzi più ascoltati, vere hit di YouTube

1/ Eduard Khil – Trololo

Ai tempi d’oro della sua carriera, tutti lo chiamavano “il simbolo di Leningrado”. Oggi invece Eduard Khil, famoso baritono sovietico, è conosciuto con il soprannome di Mister Trololo.

L’appellativo di Mister Trololo è nato nel 2009, quando su YouTube è stato caricato un video di Khil, risalente al 1976, nel quale cantava “Я очень рад, ведь я, наконец, возвращаюсь домой” (Sono molto felice, perché sto finalmente ritornando a casa). In breve tempo i vocalizzi eseguiti durante la canzone gli hanno “regalato” il nomignolo di Mr. Trololo. Ne sono nate numerose parodie, realizzate dall'attore Christoph Waltz e da altri cantanti. Altre parodie sono presenti nel cartone animato “I Griffin”, nel videogioco “Ratchet & Clank Qforce” e nel videoclip del singolo “Avrai ragione tu (ritratto)” di Caparezza.

2/ Vitas – 7th Element

La popolarità di Vitas (pseudonimo di Vitaliy Grachyov) è scoppiata in Occidente intorno al 2015. La sua musica, spesso difficile da classificare, incorpora elementi di techno, dance, musica classica, jazz e musica popolare. Ma ciò che più colpisce è la sua estensione vocale di 5 ottave che gli ha conferito il soprannome di "Principe dalla voce di Delfino" e "Voce di diamante" in Cina.

Il suo brano Opera No. 2 (Opera #2, uscito come singolo nel 2001) è diventato virale grazie a internet, e gli ha dato la maggior parte dei riconoscimenti in tutto il mondo.
Ha duettato con molti cantanti, fra i quali anche Lucio Dalla.

3/ Steklovata – Novy God

Che dire del videoclip “Novy god” (anno nuovo) del gruppo Steklovata? Aspiravano a diventare la versione locale dei Backstreet Boys, ma i toni verdi dello sfondo, i volti plastici e le punte biondo-candeggina dei capelli hanno garantito loro solo... una grande ilarità.
Scherzi a parte, la canzone è diventata davvero molto popolare. E anche le loro voci non sono poi così male.

4/ Hard Bass School – Narkotik Kal

Nonostante il nobile messaggio anti-droga contenuto nel testo di questa canzone, il pezzo incarna tutti gli stereotipi della sottocultura “gopnik” (i tipici sbandati russi, teppistelli di strada, se volete saperne di più, cliccate qui).
L’edonismo estremo, l’ostentazione della bassa cultura e l’atteggiamento da “dito medio alzato” emergono con forza. Il risultato? La canzone è decollata in cima alle classifiche e oggi vanta 26 milioni di visualizzazioni su YouTube!
Il montaggio realizzato sui movimenti della danza dell’Armata Rossa ha collezionato ben 18 milioni di visualizzazioni!

5/ Inno sovietico

Piaccia o no, l’inno sovietico ha avuto nuova vita da quando, nel 2014, è stata caricata su YouTube una versione remix.

Da allora, l’inno è stato “rivisitato” più volte, diventando davvero virale!
Ecco alcune versioni:

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