Frida Kahlo e Diego Rivera: amore, arte e sofferenza in mostra a Mosca

Ufficio stampa
Un’esposizione eccezionale rende omaggio all’artista messicana e al suo amore folle. In esposizione, gli autoritratti di lei e i “disegni russi” di lui. Dal 21 dicembre 2018 al 25 febbraio 2019 nelle sale del Maneggio

“Viva la vita. Frida Kahlo e Diego Rivera. Dipinti e arte grafica dalle collezioni private e dai musei”. È questo il titolo della grande mostra che dal 21 dicembre 2018 al 25 febbraio 2019 al Maneggio di Mosca renderà omaggio all’artista messicana e al suo amore folle con Diego Rivera.
L’esposizione presenterà al pubblico russo le opere di Frida Kahlo appartenenti sia al periodo giovanile, sia al periodo più tardivo della sua produzione artistica. “Tra le opere chiave ci sono gli autoritratti – hanno commentato gli organizzatori della mostra all’agenzia Tass -. E gli spettatori potranno ammirare uno dei dipinti più famosi dell’artista, ‘La colonna spezzata”. Il quadro fu dipinto nel 1944 sullo sfondo delle tante sofferenze per le operazioni chirurgiche rese necessarie a seguito del gravissimo incidente, quasi fatale, avuto da adolescente a bordo di un autobus.

“Questo quadro – spiegano gli organizzatori -, rappresenta una specie di manifesto della sofferenza e della sua resistenza ai colpi inferti dal destino. È il simbolo artistico della forza delle donne”.
E ancora: “In ‘Autoritratto con scimmia’, tutta la sua simbologia si riversa in un messaggio: Frida non crede più a Diego e cerca la forza nel passato e nelle persone che le stanno vicino. È prima pittrice che ha affrontato il tema della perdita di un figlio: ‘Henry Ford Hospital’ (o ‘Il letto volante’), del 1932, colpisce per la sua intimità anche gli spettatori moderni”.
Per quanto riguarda le opere di Diego Rivera, saranno esposti i lavori appartenenti a varie tappe della sua carriera artistica, dalla sua vicinanza al post-impressionismo e al cubismo, fino all’omaggio al realismo.

Saranno inoltre presentate alcune delle opere più importanti regalate da Rivera all’Urss e i suoi “disegni russi”, che l’artista ha realizzato durante la sua seconda visita in terra sovietica, nel 1956.

Secondo gli organizzatori, l’esposizione si trasformerà in una specie di filo comune tra le opere dei due artisti, per raccontare la storia della loro rivalità nell’arte e dell’amore-lotta che ha caratterizzato la loro relazione.

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