Cinque stelle del cinema muto russo, che non avevano bisogno della voce per stregare

Cultura
YULIA SHAMPOROVA
Una visse in Germania, fu accusata di essere una spia, ma era amatissima da Hitler; un’altra fece così impazzire Hollywood da essere l’attrice più pagata dei suoi tempi. Ecco le vite straordinarie di queste grandi artiste

Queste dive non potevano dar voce alle loro emozioni, quindi dovevano fare completo affidamento sul loro aspetto unico, sulla mimica e i gesti, sui movimenti straordinari e la plasticità. Ecco le stelle russe che dettero lustro al cinema muto da San Pietroburgo all’America.

Vera Kholodnaja (1893-1919)

La sua popolarità ha battuto tutti i record: una volta durante un tour a Ekaterinoslavl (la città ucraina che ora si chiama Dnipro) la folla di fan arrivò ad alzare con la forza delle braccia l’auto sulla quale l’attrice era arrivata.

Kholodnaja si era guadagnata la fama dopo essere apparsa nel 1915 in “Plamja neba” (“La fiamma del cielo”) e “Pesn torzhestvujushchej ljubvì” (“Canto dell’amore trionfante”), e fu soprannominata la “regina del cinema”.

Morì all’età di 25 anni, nel 1919, a Odessa, durante la produzione di un film. Ci sono due versioni della sua morte misteriosa. La prima è che sia stata vittima dell’influenza spagnola, e la seconda, non ufficiale, insiste sul fatto che sia stata avvelenata dalle forze di sicurezza del generale bianco Anton Denikin per le sue opinioni filo-sovietiche. Odessa si trovava allora nel Belyj Jug Rossii, lo staterello sotto il controllo dei Bianchi, esistito per un biennio durante la Guerra civile russa.

Fu sepolta nel cimitero cristiano di Odessa, ma nel 1933 il posto fu spianato dalle ruspe e le spoglie della grande attrice scomparvero per sempre.

Alla Nazimova (1879-1945)

L’attrice più eccentrica dell’epoca del cinema muto russo divenne una delle più pagate di Hollywood dei suoi tempi.

Nel 1904, la compagnia teatrale per la quale Alla Nazimova lavorava partì per una tournée in Europa e negli Stati Uniti. Il tour di 18 mesi fu abbastanza lungo da far capire alla Nazimova che voleva rimanere in America.

Divenne estremamente popolare dopo aver recitato in un musical di successo di Broadway, “The Bride of War”. Nel 1916, il produttore Lewis Selznick decise di realizzare un film basato sullo show e scritturò la Nazimova come protagonista. Il film fu un grande successo, e l’attrice firmò con lo studio un contratto da 13.000 dollari a settimana. Persino la famosa Mary Pickford era pagata meno al momento.

Galina Kravchenko (1905-1996)

Avendo legami con un politico sovietico caduto in disgrazia, Kravchenko fu costretta a mettere da parte la sua carriera di attrice per decenni. Era diventata estremamente popolare dopo il suo debutto nel 1924 del film di fantascienza “Aelita”. Le città sovietiche erano ricoperte di suoi manifesti e le cartoline con le sue foto venivano vendute ovunque.

Nel 1933 l’attrice fu arrestata, poiché a quel tempo era sposata con il figlio maggiore del famoso politico sovietico Lev Kamenev. Quando i Kamenev uscirono dalla grazia di Stalin e furono repressi, la sua carriera cinematografica si interruppe bruscamente. Più tardi, dal 1956, tornò al cinema, per interpretare piccoli ruoli di donne mature e anziane.

Olga Chekhova (1897-1980)
Nel 1920 Olga Chekhova emigrò in Germania, dove ebbe una brillante carriera come attrice cinematografica. Hitler era uno dei suoi più grandi fan, e ebbe stretti rapporti con molti altri gerarchi nazisti. È stata persino insignita del titolo di Artista di Stato del Terzo Reich.

Tuttavia, questo non la salvò dalle persecuzioni degli ufficiali nazisti: una volta Heinrich Himmler cercò persino di arrestarla con l’accusa di essere una spia sovietica. Tuttavia, quando Himmler guidò una squadra della polizia inviata per prelevarla dal suo appartamento, la trovò che beveva un tè con Hitler in persona! Con la coda tra le gambe, Himmler non poté far altro che scusarsi e togliersi in fretta dai piedi.

Olga Chekhova sopravvisse anche all’arresto da parte delle autorità sovietiche. Nel 1945 fu trasferita a Mosca, dove fu interrogata, ma presto gli fu concesso di tornare a Berlino. C’è una teoria secondo cui Chekhova fosse un agente doppio.

Vera Karalli (1889-1972)

Prima di diventare una stella del cinema, Vera Karalli ebbe una carriera come ballerina di successo. Dal 1906 fu solista del Teatro Bolshoj e partecipò alle “Stagioni russe” organizzate da Sergej Diaghilev in Occidente.

Nel 1914, Karalli fece il suo debutto cinematografico in “Ty pomnish li?” (“Ti ricordi?”), film che la proiettò nell’empireo del cinema russo dell’era del muto.

Dopo la rivoluzione del 1917, Vera Karalli lasciò la Russia. Per qualche tempo lavorò in Lituania, Romania, Francia e Austria. Finalmente si stabilì a Vienna, dove impartì lezioni di danza classica.

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