Danza: Venezia ripercorre l’arte del movimento in Russia

Foto d'archivio
Il 17 maggio nella sede della Fondazione Querini Stampalia verrà presentato il libro di Nicoletta Misler che racconta la storia del Laboratorio Coreologico dell’Accademia russa di Scienze artistiche di Mosca, fondato nel 1921 da Vasilij Kandinskij

Venezia rinnova gli appuntamenti con la Russia. Il 17 maggio alle 17, nella sede della Fondazione Querini Stampalia (Auditorium G. Piamonte, Campo Santa Maria Formosa, Castello 5252 30122), verrà presentato il libro “L’arte del movimento in Russia 1920-1930”, edito da Allemandi con AVC Charity Foundation, (Torino, 2017). All'incontro, promosso dal Centro Studi sulle Arti della Russia di Ca' Foscari (Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali), parteciperà l’autrice del libro, Nicoletta Misler, oltre a Chiara Bertola, John Bowlt, Silvia Burini e Susanne Franco.
Il libro ripercorre la nascita e il lavoro del Laboratorio Coreologico dell’Accademia russa di Scienze artistiche di Mosca, fondato nel 1921 da Vasilij Kandinskij insieme ad Aleksandr Larionov e Aleksej Sidorov. Si trattava di un’istituzione unica nella storia europea della “nuova danza”, oltre che di uno dei più interessanti progetti utopici tra la fine dell’impero russo e la prima cultura sovietica.

Vasilij Kandinskij

Da quel progetto unico nacque la cosiddetta “Arte del movimento”, una delle principali tendenze della modern dance novecentesca. Il Laboratorio, attivo dal 1923 al 1929, organizzava performance e conferenze e promuoveva mostre e pubblicazioni.
“Con queste iniziative - si legge sulla pagina di presentazione dell’evento – il Laboratorio analizzava le modalità con cui il movimento può essere fissato nelle sue diverse estensioni cinetiche: il gesto, la mimica, la danza, la ginnastica, l’espressione emozionale. A questo scopo, fece ricorso alle più varie metodologie, inclusa la registrazione secondo le linee di una trascrizione musicale, pittorica, scultorea o quella della registrazione meccanica (fotografia, cinematografia, ciclogrammi)”.
“La sua storia di feconda collaborazione con le arti figurative, musicali e performative è ancora un territorio da esplorare. Basato su ampie e approfondite ricerche in archivi pubblici e privati, corredato dalle riproduzioni di opere d’arte e foto d’epoca inedite in Occidente il libro di Nicoletta Misler rivela un nuovo approccio nella descrizione delle teorie e delle pratiche dei protagonisti di una straordinaria congiuntura”.
L’evento è a ingresso è libero, sino a esaurimento dei posti.


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