Quando tutto ebbe inizio, più di 20 anni fa, il NICE in Russia non era altro che una coraggiosa rassegna di film italiani organizzata da un ristretto numero di persone che dalla Toscana sognavano di promuovere il cinema del Belpaese a Mosca. A distanza di due decenni, quel sogno ha assunto il peso di un festival che ogni anno coinvolge attori, registi e produttori, oltre a migliaia di spettatori che in quasi dieci città della Federazione si avvicinano con entusiasmo e interesse alle produzioni cinematografiche italiane.
Oggi il NICE compie 21 anni. E festeggia questo traguardo con la realizzazione di una vecchia promessa: nel 2019 si porterà il cinema russo a Firenze. Lo ha annunciato la direttrice del festival Viviana del Bianco durante la conferenza stampa di presentazione a Mosca. “Era una promessa che avevo fatto qualche anno fa e finalmente prenderà vita grazie a un nuovo accordo da poco raggiunto – ha detto -. Verrà infatti creata una commissione per la selezione dei film russi da portare in Toscana”.
Nel frattempo si accendono le luci sul festival, che inaugura questa sera a Mosca nello storico cinema Oktyabr. Nei cinque giorni di proiezioni il pubblico russo potrà ridere ed emozionarsi con le commedie, i thriller, i drammi, i cortometraggi e i documentari presenti in cartellone. 13 in tutto i film in programma: lavori di giovani registi già premiati in vari festival. Prosegue poi il “gemellaggio” con la Galleria Tretyakov della capitale russa, che nella propria sala cinematografica ospiterà cinque pellicole.
“La formula del festival è quella vincente degli anni scorsi – ha spiegato Olga Strada, direttrice dell’Istituto italiano di cultura di Mosca -, all’evento partecipano gli autori dei film che, al termine delle proiezioni rispondono alle domande del pubblico, creando dei momenti di confronto sempre molto interessanti e profondi”.
Si aprono le danze quindi con “Il cammino del vino” di Nikolas Carreras, che narra la vita del celebre sommelier Charlie Arturaola che “perde” il senso dell’olfatto, strumento fondamentale per il proprio lavoro. In sala sarà presente il produttore del film Lino Pujia.
Tra gli ospiti della kermesse ci saranno anche Fabio Mollo, autore del film “Il padre d’Italia”, considerato dai critici uno dei più promettenti giovani registi italiani, e Daniele di Stefano, regista del thriller “Ti proteggerò”, premiato al Festival internazionale del cinema di Salerno.
“Ho studiato molto il cinema russo e per noi è un grande onore mostrare i nostri lavori al pubblico russo”, ha dichiarato il regista Fabio Mollo.
In sala nei prossimi giorni anche la regista Annarita Zambrano, il cui film “Dopo la guerra” è stato presentato l’anno scorso a Cannes.
Oltre alle numerose commedie, tra cui “La stoffa dei sogni” che ha vinto il Globo d’Oro nel 2017, saranno proiettati due documentari: “Castro” di Paolo Civati, espressione di quella cinematografia giovane, vitale e originale del cinema documentario contemporaneo, e “La prima meta” di Enza Negroni, un film che parla di sport e di vita, di rapporti e redenzione.
“La selezione delle pellicole avviene nel corso di tutto l’anno – ha spiegato la direttrice del festival Viviana del Bianco -, abbiamo scelto fra più di 80 film e devo ammettere che non è stato per niente facile”.
Tutte le proiezioni saranno in lingua italiana con i sottotitoli in russo. Dal 5 al 9 aprile poi il festival si trasferirà a San Pietroburgo con proiezioni al cinema Rodina e negli studi Lendok.
Per conoscere i dettagli del programma di Mosca, cliccate qui.
Per visualizzare il cartellone di San Pietroburgo, invece, cliccate qui.
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