Cinque fatti poco noti su Maksim Gorkij

Cultura
ALEKSANDRA GUZEVA
Il 28 marzo ricorrono 150 anni dalla nascita del grande scrittore. Dal fascino per la Rivoluzione alla gelosia di Tolstoj, ecco alcune cose che non tutti sanno sul drammaturgo

1. I suoi libri descrivono la realtà russa vista attraverso i suoi occhi

Il padre di Aleksej Peshkov (questo il nome di battesimo di Maksim Gorkij) morì di colera quando lui era solo un bambino. Con la morte del padre, il bimbo venne affidato ai nonni a Nizhnij Novgorod. Quando anche la madre morì, il nonno lo cacciò di casa.

Gorkij si formò così per strada, viaggiando. Dopo aver abbandonato gli studi, iniziò a lavorare in una panetteria, per aderire poi a un circolo rivoluzionario vicino al pensiero di Marx.

Spinto da una forte depressione, un paio di volte Gorkij cercò di suicidarsi.

Al termine di un’esperienza di lavoro in una fattoria, egli si avviò verso il sud della Russia, viaggiando lungo il fiume Don, verso il Caucaso e poi in Crimea. Si spostava perlopiù a piedi, incontrando le persone più svariate, spesso stranieri e mendicanti come lui. Molti di questi personaggi vennero descritti nelle pagine dei suoi libri.

2. Tolstoj invidiava il suo successo

Nel 1902 Gorkij pubblicò un libro, “The lower depths”, divenuto in poco tempo molto popolare e portato in scena al Teatro di Arte di Mosca da Konstantin Stanislavskij. L’opera venne poi rappresentata anche su vari palcoscenici d’Europa. La versione tedesca venne mostrata a Berlino quasi 300 volte. Un successo che lasciò di stucco Lev Tolstoj, che, dopo aver letto l’opera, chiese a Gorkij: “Perché mai l’hai scritta?”. Secondo Tolstoj, era inconcepibile che una simile storia, fatta di senzatetto, prostitute e alcolizzati, potesse ottenere tanto successo.

3. Membro onorario dell’Accademia delle scienze a soli 34 anni

All’età di 30 anni, nonostante avesse già letto filosofi come Nietzsche e Schopenhauer, Gorkij risultava ancora semi-analfabeta. Sua moglie Ekaterina si ritrovava infatti a correggere gli errori grammaticali di cui erano pieni i suoi scritti. Tuttavia egli iniziò a lavorare come reporter per diversi giornali e riviste letterarie. Dopo sei anni di intenso lavoro come scrittore, divenne membro onorario dell’Accademia delle scienze. Un titolo che irritò talmente tanto lo zar Nicola II, che ordinò addirittura che lo scrittore venisse privato di tale titolo. Dopo il rovesciamento della monarchia, nel 1917, a Gorkij fu restituito il titolo.

4. La rivoluzione, odi et amo

In più occasioni Gorkij arrivò a glorificare la rivoluzione. E si disse particolarmente ispirato da quella del 1905. Tuttavia manifestò dei dubbi sulla presa del potere bolscevico nell’ottobre 1917, ritenendolo prematuro. Lo descrisse infatti come un pericoloso esperimento.

Negli anni che precedettero l’ascesa al potere dei bolscevichi, Gorkij visse principalmente in Europa e sull’isola di Capri, in Italia, dove incontrò Lenin. Con lui Gorkij ebbe lunghe discussioni relative alla politica e al futuro del paese.

I rapporti tra Gorkij e il nuovo stato sovietico iniziarono però a peggiorare nel 1921 e lui chiese di poter uscire dai confini nazionali. Ma il permesso gli venne concesso solo per brevi viaggi per curare la tubercolosi. Dopo la morte di Lenin, Gorkij ottenne il permesso di lasciare l’Urss ma in quel periodo gli fu più difficile viaggiare in Europa. Non tornò più a Capri, ma visitò Sorrento.

5. Lo scrittore più influente dell'Urss

Gorkij è considerato il fondatore dell’Unione Sovietica. Fu egli infatti a proclamare la nascita del Realismo socialista. Quando Stalin si rese conto del grosso potere di Gorkij sul popolo, lo volle a tutti costi dalla sua parte. Ecco perché lo Stato sovietico iniziò a spendere ingenti somme di denaro per Gorkij: ville, viaggi e persino un’auto.

Allo stesso tempo però Gorkij si ritrovò a dover svolgere sporchi lavori per Stalin, come decantare il campo di lavoro di Solovki, che egli dovette descrivere come un luogo fantastico per la rieducazione. Gorkij scrisse anche un articolo sulla costruzione del canale sul Mar Bianco e sul Baltico che giustificava la schiavitù degli uomini impiegati nei cantieri.

Non è chiaro fino a che punto Gorkij si sottomise con sincerità a questi lavori. Sembra infatti che avesse ricevuto minacce indirizzate al figlio.

Per questo Gorkij fu in varie occasioni criticato dal gruppo di scrittori meno conformisti, che lo accusavano di essersi venduto al regime di Stalin. Tuttavia Gorkij cercò sempre di aiutare tutti coloro che avevano familiari in prigione. Ed era per tutti un grande onore vantare tra le proprie fila di amici uno scrittore di quel calibro.

In questo articolo potrete rivivere le ultime ore di vita del grande scrittore.