Il 21 febbraio 2018, Gucci ha lanciato una insolita collezione durante la settimana della moda di Milano. Diversi modelli avevano in mano delle copie molto realistiche della propria testa mentre sfilavano in passerella. Secondo il direttore creativo di Gucci, Alessandro Michele, che ha ammesso di essersi in parte ispirato al “Manifesto Cyborg” del 1984 di Donna Haraway (sul superamento dei dualismi uomo/donna, naturale/artificiale, corpo/mente), l’obiettivo era quello di consigliare in modo originale alle persone di accettarsi e “prendersi cura della propria testa e dei propri pensieri”.
Dopo le sfilate, molte persone di tutto il mondo hanno apprezzato l’iniziativa e hanno iniziato un nuovo tormentone online: il #guccichallenge. Pubblicano le loro foto con le teste “tagliate” in mano. Certo, non sono né teste truccate né duplicati. Se non è photoshop, di solito sono amici accucciati dietro di loro in una posizione tale che è impossibile vedere i loro corpi, oltre la testa. A volte sembra piuttosto terrificante. Ecco alcuni esempi russi.
Qui ci sono due dj di una stazione radio siberiana, Sibir FM, e uno sembra aver appena decapitato l’altro.
Questo ragazzo sembra avere una vera copia della sua testa - la stanza dietro di lui sembra vuota. E una ghiria con testa di Pikachu ghignante è la ciliegina sulla torta.
Una ragazza di San Pietroburgo. Questo scatto macabro si adatta sicuramente alla città di Dostoevskij!
Un po’ di photoshop senza troppo impegno e una copia di Anna Karenina in mano a impreziosire il tutto.
Sì, anche i cani lo fanno!
Instagram è usato anche per questioni più serie. Leggete la storia di questo ragazzo che, nel 2015, ha perso le gambe in un crollo e che oggi, dal suo profilo, dà coraggio a tante persone
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