Quelle donne guerriere che fecero leggenda

Viktor Vasnetsov; Sergey Solomko; RB
Abili con l’arco e con la spada, non temevano gli scontri con i rivali uomini. Riuscirono a sedurre guerrieri e a sconfiggere bogatyr. Ecco chi erano le amazzoni del folklore slavo

Il folklore slavo è pieno di storie con protagonisti antichi guerrieri, conosciuti come bogatyr. Ma gli eroi non portavano tutti i pantaloni: c’erano infatti anche donne guerriere, coraggiose paladine che lottavano contro il nemico sui campi di battaglia. Ecco chi sono.
Maria Morevna

Nei racconti slavi Maria Morevna è conosciuta come la “guerriera della steppa” e “la regina bella”. Secondo una versione, era figlia del Re dei Mari e lottava ad armi pari contro i guerrieri maschi. Guidava le truppe lungo i campi di battaglia per sconfiggere i nemici invasori e portava a termine le battaglie senza perdere nemmeno un combattente. Secondo la leggenda, Maria Morevna era anche dotata di poteri magici.
Vasilisa Mikulishna

Era la figlia del bogatyr Mikula Selyaninovich, uno dei personaggi più importanti del folklore slavo. Dotata di una mente brillante, era abile con l’arco e con la spada: doti che l’aiutarono nella sua lotta contro il principe Vladimir di Kiev.
Dopo lo scontro il principe Vladimir mandò in carcere il marito di Vasilia, Stavr. E per salvarlo, la giovane guerriera indossò i panni di un inviato dell’Ora d’Oro e si recò a Kiev. Vasilia sconfisse valorosi lottatori in scontri corpo a corpo e vinse lo stesso Vladimir nel gioco degli scacchi. Fu così che la guerriera riuscì a liberare il marito e a tornare a casa.
Nastasya Mikulishna

La figlia più giovane di Mikula Selyaninovich, Nastasya Mikulishna, divenne la sposa del famoso botagyr Dobrynia Nikitich, cacciatore di draghi.
Dopo aver ucciso un drago con tre teste, Dobrynia incrociò un altro bogatyr, risultato poi essere la stessa Nastasya. Non avendo capito di essere davanti a una donna, Dobrynia la attaccò. Ma lei, quasi senza sentire il peso dei colpi, lo fermò e lo immobilizzò all’interno di un sacco.
A questo punto la donna decise di osservare con più attenzione il suo rivale. E fu così che si innamorò di lui.
Nastasya Korolevichna

Figlia del re di Lituania, Nastasya Korolevichna lottava in tutto e per tutto come un guerriero. E fu condannata a una fine tragica. In un’occasione il bogatyr Dunaj Ivanovich si ritrovò a lottare contro un guerriero sconosciuto. Ma prima di infliggergli l’ultimo colpo, decise di verificare chi si celasse sotto l’abito da guerriero. E si accorse di avere davanti agli occhi una bellissima donna. Dunaj decise di sposarla e la condusse a Kiev. Durante il banchetto di nozze sfoggiò le qualità della sua bella sposa e le sue abilità con l’arco. Come prova, Nastasya riuscì a sparare tre colpi attraverso un anello d’argento posizionato sulla testa di Dunaj. Lo sfoggio di tanta abilità irritò Dunaj, che la rimise in riga. Questa volta toccò allora a lui sparare tre volte all’interno di un anello collocato sopra il capo della giovane. Ma invece di mirare correttamente, le sparò alla testa, uccidendola. Fu proprio in quel momento che Dunaj si rese conto che la sua sposa era incinta. Disperato, si uccise. Secondo la leggenda, dal suo sangue nacque il fiume Danubio, che in lingua slava si chiama per l’appunto Dunaj.

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