Il famoso accademico Dmitrij Likhachyov, tra i più grandi studiosi di letteratura e cultura russe, nacque in una famiglia di ingegneri a San Pietroburgo il 28 novembre 1906. Il suo percorso di studi iniziò in una scuola zarista e si concluse in un istituto sovietico, dopo la Rivoluzione del 1917.
Nel 1928, mentre frequentava l’Università statale di Leningrado, venne condannato a cinque anni per aver partecipato a un gruppo letterario studentesco chiamato l’Accademia cosmica delle Scienze per le attività controrivoluzionarie. Il suo primo lavoro, “I giochi delle carte criminali”, fu scritto e pubblicato nel giornale locale del campo di prigionia di Solovki.
Nel 1932 fu rilasciato e fece finalmente ritorno a Leningrado, dove lavorò come editore. Likhachyov concentrò i suoi studi prevalentemente sulla letteratura russa antica. Durante l’assedio di Leningrado fu evacuato a Kazan, dove continuò a portare avanti i propri studi.
Nel 1946 iniziò a lavorare all’Università statale di Leningrado come insegnante, prima di assumere la cattedra di professore. Nel 1970 divenne accademico presso l’Accademia delle Scienze sovietica.
Likhachyov scrisse oltre 500 lavori di ricerca e più di 600 pubblicazioni dedicate alla letteratura russa antica. Fu anche un attivista pubblico e leader spirituale dell’intellighenzia russa.
Morì il 30 settembre 1999 a San Pietroburgo.
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