In Piazza del Senato a San Pietroburgo svetta la statua equestre dedicata a Pietro il Grande e meglio conosciuta come “Il cavaliere di bronzo”. Realizzata dallo scultore francese Étienne Maurice Falconet, venne inaugurata il 18 agosto 1782.
La statua, alta circa sei metri, poggia su un enorme piedistallo monolitico di granito alto 7 metri e raffigura Pietro sul dorso di un cavallo nell'atto di impennarsi. Sembra che lo scultore volesse rappresentare il momento preciso in cui il cavallo si impenna mentre calpesta un serpente, variamente interpretato come simbolo del tradimento, del male o dei nemici di Pietro e delle sue riforme.
Una leggenda russa del XIX secolo sosteneva che fino a quando il Cavaliere di Bronzo fosse rimasto in città, nessuna forza nemica sarebbe stata in grado di conquistare San Pietroburgo. Durante l'assedio di Leningrado nella Seconda guerra mondiale, durato 900 giorni, la statua venne coperta con sacchi di sabbia e impalcature di legno per mimetizzarla e proteggerla. L'espediente funzionò, tanto che la statua sopravvisse senza danni ai numerosi bombardamenti aerei e di artiglieria. Come previsto dalla leggenda, San Pietroburgo non venne conquistata.
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