Tretyakov, galleria con vista sul Cremlino

Tretyakov Gallery

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SPEECH
Nei prossimi anni il museo moscovita subirà un imponente lavoro di ampliamento: entro il 2020 verrà inaugurato un nuovo edificio a due passi dalla Piazza Rossa. Ad occuparsi dei lavori, gli architetti dello studio Speech, coordinati da Sergej Tchoban

La futura Galleria Tretyakov. Fonte: SpeechLa futura Galleria Tretyakov. Fonte: Speech

Uno dei musei più famosi del mondo, la Galleria Tretyakov di Mosca, nei prossimi anni subirà un importante lavoro di ampliamento. Situata in vicolo Lavrushinskij, la galleria venne fondata da Pavel Tretyakov, che lì visse con la famiglia a partire dal 1850.

Consulente del progetto di sviluppo dell’area museale è Rem Koolhaas, il leggendario architetto vincitore del prestigioso Premio Pritzker. I creatori delle facciate d’ispirazione futurista del nuovo edificio saranno invece gli architetti dello studio Speech, coordinato da Sergej Tchoban, fondatore del Museo del disegno di  architettura di Berlino.

Come saranno i nuovi spazi

Nel nuovo edificio, che dovrebbe essere inaugurato entro il 2020, i visitatori avranno innanzitutto la possibilità di vedere la raccolta di opere grafiche della Tretyakov; in questa sede verranno aperti al pubblico il deposito e il “Gabinetto di stampe e incisioni”. A causa della sua fragilità e della vulnerabilità alla luce questo settore è quasi sempre stato inaccessibile ai visitatori, ma tra breve diventerà visibile in tutta la sua ricchezza e interezza.

Zelfira Tregulova, direttore della Galleria Tretyakov, nell’intervista concessa a Rbth, cita come fonte d’ispirazione il Gabinetto dei Disegni dell’Albertina di Vienna, nel cui fondo grafico sono confluite 600mila opere, ciascuna delle quali è accessibile attraverso il computer pochi secondi dopo essere stata selezionata. A Mosca, sarà tuttavia impossibile riproporre tale modalità, ma la Tregulova ritiene che qualunque visitatore debba poter accedere liberamente a disegni, stampe e acquerelli delle collezioni: “Chiunque potrà visitare su prenotazione la raccolta, anche senza essere uno storico dell’arte. Occorrerà un ulteriore investimento di energie, ma questa è una parte essenziale del nostro lavoro che va organizzata”.

La futura Galleria Tretyakov. Fonte: Speech\n<p>La futura Galleria Tretyakov. Fonte: Speech</p>\n
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Il fondatore della galleria, Pavel Tretyakov, collezionò contemporaneamente ai quadri anche disegni, acquerelli e incisioni e la sua raccolta, che dopo la rivoluzione si arricchì di materiali provenienti da altri musei e da collezioni nazionalizzate, comprende oggi più di 30mila opere che vanno dal XVIII al XX secolo. Oltre ai capolavori della pittura classica russa, come le suggestive cavallerizze di Karl Brjullov e gli “Schizzi biblici” di Aleksandr Ivanov, troviamo qui opere delle avanguardie e della grafica teatrale russa: dai bozzetti di Lev Bakst, Aleksandr Benois e Nikolaj Rerikh per i Balletti russi di Sergej Dyagilev, ai disegni per la leggendaria opera  futurista “La vittoria sul sole” nell’allestimento curato da Kazimir Malevich.

Oltre a offrire una molteplicità di servizi e a ospitare una sala polifunzionale per conferenze e proiezioni cinematografiche, il nuovo edificio avrà a disposizione un grande spazio per mostre blockbuster di forte impatto.

La nuova sede

Il nuovo complesso architettonico dovrebbe essere pronto entro il 2019, ma verrà aperto al pubblico nel 2020. Il progetto rientra nel piano di recupero dell’antico quartiere di mercanti che si stende oltre la Moscova, in cui si conserva tuttora il vecchio spirito della capitale, ma si differenzierà dal palazzo che ospita la vecchia Tretyakov simile nello stile a un terem russo.

Per la sua forma il nuovo complesso ricorda una nave rivolta verso il Cremlino. Lo spazio sarò una sorta di ingresso principale alla sede storica che nel corso del tempo nel vicolo Lavrushinskij si è ampliata dalla dimora dei Tretyakov in innumerevoli altre costruzioni per accogliere le opere d’arte. Nelle sale le tele grandi e piccole erano appese fittamente alle pareti quasi a ricoprirle interamente. Questo modo di esporre i quadri “a tappeto” su tutte le pareti ha ispirato gli architetti dello Speech che hanno distribuito delle finestre sulle facciate del nuovo edificio.

Nella visione dei curatori museali, il nuovo complesso dovrebbe essere collegato all’ala delle collezioni principali da un passaggio adibito a spazio espositivo o a ristorante con una vista suggestiva sulle stelle del Cremlino. 

“La nuova ala avrà una funzione molto importante per noi poiché lì si darà grande rilievo alle infrastrutture che sono praticamente assenti nella sede storica di Lavrushinskij. Questo ci permetterà di offrire un accesso rapido al museo, fornendo ai suoi visitatori tutti i comfort” dichiara Zelfira Tregulova.

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