Vodka, risse e prostitute: 25 anni fa inaugurava la prima discoteca russa

Night Flight è stato il primo club in Russia a introdurre un rigido sistema di face control.

Night Flight è stato il primo club in Russia a introdurre un rigido sistema di face control.

: ufficio stampa
Situato ancora oggi sulla via Tverskaya, nel cuore di Mosca, il Night Flight è stato il primo club del Paese dove il personale parlava inglese. E fra scandali, notti esagerate, cocktail stravaganti e belle ragazze, continua a essere fra i locali che hanno fatto storia

Night Flight, nel centro di Mosca, è stata la prima discoteca russa e il 25 ottobre festeggia il suo 25esimo anniversario. I carri armati sulla strada, lo scandalo con Brian Adams, le risse delle guardie del corpo di Gheddafi e la folla di prostitute: il club ne ha passate tante. Rbth ha raccolto i fatti più curiosi sulla più vecchia discoteca della Russia.

1. I carri armati accanto al club

Il locale ha aperto sulla via principale di Mosca, via Tverskaya, nel 1991, negli ultimi mesi di vita dell’Urss. "Non c'era assolutamente niente nel nostro Paese, soprattutto a Mosca”, ricorda Yurij Giverts, uno dei fondatori del club. Due partner svedesi hanno portato tutti i mobili dalla Svezia. "Non solo mobili, ma anche carta da parati, posacenere, stuzzicadenti, viti e cacciaviti. La carta da parati è stata disposta in mille modi". Fino alla metà degli anni Novanta, quando c'era carenza di cibo in Russia, tutti i giorni arrivava dalla Svezia un camion di prodotti.

Tutto il materiale arrivò il 15 agosto 1991 e il 19 iniziò il putsch: il Comitato statale per lo stato di emergenza tentò di rimuovere Mikhail Gorbachev dal potere. I carri armati passarono accanto alle finestre del futuro club, sulla Tverskaya. Il tentativo di colpo di stato fallì e il 25 ottobre la prima discoteca della Russia aprì le sue porte al pubblico.

2. Vodka in cambio di Corone e Yen

Negli anni 1990 Night Flight si rivolgeva principalmente a un pubblico straniero: la maggior parte dei russi, eccetto i nuovi ricchi, non aveva tempo di andare per locali notturni. Il club è stato il primo in Russia in cui tutto il personale parlava inglese.

Il rublo allora era inconvertibile e per cibi e bevande gli stranieri pagavano in valute internazionali di ogni tipo. "Il mattino vedevamo scontrini emessi nelle valute più diverse, dalle corone svedesi agli yen giapponesi", osserva Giverts. Ora si paga in rubli, ma il club ha ancora molti clienti stranieri, circa il 65%.

3. Martini con succo di pomodoro

I russi che negli anni 1990 potevano permettersi Night Flight non erano i più sofisticati frequentatori di locali notturni e la carenza di beni ispirava l'immaginazione del personale. I clienti inesperti credevano al barman quando diceva loro che un Martini con succo di pomodoro era il cocktail ideale e all’ultima moda.

Tuttavia, Night Flight brulicava di effervescenza. "Per ogni balletto i futuri oligarchi erano pronti a lasciare banconote da centinaia di dollari alle ragazze dietro ai tavoli. La gente per strada era veramente stupita e felice di vedere stranieri e Stoccolma, in confronto alla gigante Mosca, sembrava un vicolo", ha detto in un'intervista su Afisha nel 2014 il direttore generale svedese del club Mats Jansson, che negli anni Novanta era responsabile della sicurezza.

Night Flight club oggi. Fonte: ufficio stampaNight Flight club oggi. Fonte: ufficio stampa

4. Le risse

Jansson ricorda quel periodo come divertente, ma pericoloso. Night Flight è stato il primo club in Russia a introdurre un rigido sistema di face control che non soddisfaceva a dir poco nessuno. Il club non ammetteva i mafiosi russi in abiti da jogging e catene d'oro, ma solo persone in giacca e cravatta. Una volta un ospite respinto dal buttafuori si è talmente arrabbiato che con la sua auto si è spinto fino alla porta d'ingresso del club.

Un'altra volta, ricorda Jansson, è scoppiata una rissa all’ingresso. Due delle guardie del corpo del figlio di Muammar Gheddafi, mentre questo si trovava all'interno del club, hanno avuto un parapiglia. Ma la lite, come sempre, è stata presto sedata.

5. Una rock star? Si paga comunque!

Le severe guardie del club non facevano alcuna eccezione. L'ingresso alla discoteca era ed è a pagamento e una volta anche una rock star come Brian Adams è stato costretto a pagare. Quel giorno lui e la sua band erano attesi come ospiti VIP del club. Gli altri musicisti sono arrivati prima, ma Adams era in ritardo.

I musicisti sono stati autorizzati a entrare gratuitamente e senza fare la fila, ma quando la star, che non stavano più aspettando, finalmente si è presentata, è stata costretta a pagare. Il manager della discoteca era sconvolto, ma il direttore della sicurezza ha detto che Adams “se l’è potuto permettere”.

6. Un regno di prostitute

"All'inizio degli anni Novanta incontrare uno straniero era come vincere alla lotteria", afferma Mats Jansson, aggiungendo che gli stranieri attiravano molte prostitute. A giudicare dalle recensioni sul sito di TripAdvisor, anche se gli anni Novanta sono passati da tempo, ancora oggi al suo interno si respira un’aria di “leggerezza” e facili concessioni. "Va bene tutto, ma non lascerei venire qua mio marito da solo", scrive una visitatrice.

Jansson ammette che il 99% delle ragazze che vengono a Night Flight sono “professioniste”. Ma la discoteca stessa, afferma, è del tutto legale. Le prostitute non lavorano lì, ma ci vengono così come gli altri clienti: pagano l’ingresso e i drink. Quello che fanno al di fuori del club non riguarda la gestione.

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